Da “(Elisa)Betta”, “(Vinc)Enzo”, “(Cate)Rina” e “(Ales)Sandro” a “Gabri(ele/ella)”, “Ele(onora)”, “Ale(ssio/a o ssandro/a)”, “Fede(rico/a)”. Sui vezzeggiativi italiani si è abbattuto, da qualche decennio, un cataclisma. I loro connotati ne sono usciti profondamente mutati. E, insieme al panorama onomastico, rischia di cambiare anche la nazione linguistica italiana. di Nunzio La Fauci Presto al mattino, accompagnata dallo zio...