01.10.08 – Democrazia privatizzata, opinionisti genuflessi

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Berlusconi, in un rarissimo slancio di sincerità, ci ha fatto sapere di essere molto contento del suo governo perchè assomiglia davvero ad un consiglio di amministrazione. Naturalmente il presidente del Consiglio, in questo schema, avrebbe il ruolo dell’amministratore delegato e del proprietario dell’azienda e dunque i cittadini sarebbero i suoi sudditi. Nello schema del cda ovviamente, non c’è spazio per quegli antichi poteri di controllo chiamati Corte Costituzionale, Csm, Consiglio di Stato, tutti organismi arcaici e non previsti negli statuti delle Spa. In questo contesto appaiono ancora più chiare le minacce rivolte a quei giudici, a quei giornalisti (sempre di meno per la verità) a quei politici e a quei sindacati che osano mettere in discussione i deliberati del Consiglio medesimo. Chiunque osi dissentire viene immediatamente inserito in quella medesima lista di proscrizione che, appena qualche anno fa si inaugurò con i nomi di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. Alcuni sedicenti opinionisti liberali non solo non si indignano ma plaudono festosi alla privatizzazione dello Stato e dei suoi apparati; molto presto scopriranno che la cultura dell’intolleranza e dell’esclusione può colpire chiunque gli dovesse mai capitare di opporsi allo spirito dei tempi. In quel momento, come già è capitato nel passato, allorchè diventeranno i più fieri oppositori della destra del conflitto di interessi sarà bene non farsi commuovere e mantenere in noi un ricordo permanente delle loro genuflessioni a tariffa.

Giuseppe Giulietti



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