06.05.09 – Le domande che Vespa non ha fatto

MicroMega

Alcuni esperti di media hanno dato un giudizio positivo, anzi entusiastico, sull’esibizione televisiva di Silvio Berlusconi.
Può darsi che una valanga di sondaggi amici possa dare loro ragione, ma a noi il presidente è apparso invece un uomo stanco, preoccupato, incerto se indossare la maschera del papà delle famiglie italiane oppure se usare la trasmissione per avviare la campagna mediatica contro la signora Veronica, dipinta come una donna irresponsabile, incapace di intendere e e di volere, vittima del complotto comunista. Nel breve periodo il proprietario del polo unico Raiset potrebbe riuscire a convincere molti italiani che gli asini possono volare e che la sua biografia ricorda quella di San Francesco, nel lungo periodo, invece, le cose potrebbero complicarsi e assumere contorni oggi non facilmente prevedibili.
Molto dipenderà proprio dalla signora Veronica. Riuscirà Berlusconi a ridurla al silenzio? La fucilazione mediatica già programmata la convincerà a ritrattare tutto? La Chiesa, che già ha cominciato a manifestare qualche primo fastidio, si accontenterà delle versioni ufficiali e che non hanno possibilità alcuna di superare l’onere della prova? Sino a quando la gran parte dei media potranno continuare a non porre le domande al presidente del consiglio?
Nella puntata di Porta a Porta, al di là di qualsiasi altra considerazione, ci saremmo aspettati che a Berlusconi si chiedesse conto della teoria del complotto: chi avrebbe ordito il complotto? L’associazione Fare Futuro che fa riferimento alla destra? La signora Veronica che lo frequenta da 25 anni? La grande stampa internazionale? Un clan di Casoria? I casalesi? La conferenza episcopale? Di quale complotto della sinistra va cianciando?
Ed ancora perché non gli viene chiesto chi è questo Elio Letizia, il padre di Noemi, che poteva permettersi di chiamarlo privatamente e mettere il becco sulle candidature? Qual’è la sua storia? Perchè Berlusconi medesimo lo aveva indicato come il vecchio autista di Craxi, notizia per altro che si è rivelata priva di qualsiasi fondamento? Perchè tante bugie? A chi appartiene il locale di Casoria? Quale è il rapporto tra la vicenda di Casoria e l’inceneritore di Acerra? Cosa è accaduto nelle redazioni di tanti tg e di non poche agenzie nelle ore immediatamente successive al comunicato di Veronica? Perchè tanto ritardo nella diffusione delle notizie? Perchè lo stesso Berlusconi dopo aver parlato di dolorosa vicenda privata ha deciso di cambiare gioco e di presentarsi da Bruno Vespa?
Con la esibizione di ieri sera il presidente ha deciso di rendere pubblica la sua “dolorosa vicenda privata”, a questo punto le domande non possono essere eluse, non ci sono verità di stato da imporre a suon di reti unificate e di cori muti.
Non conosciamo la signora Veronica e non sappiamo se abbia intenzione di replicare alle dure affermazioni del marito presidente del consiglio, ma a questo punto è assolutamente doveroso che le sia consentito il diritto di replica, i cittadini hanno il diritto di conoscere in modo ampio e approfondito anche il punto di vista della signora.
Non si tratta di spiare dal buco della serratura, ma di fare chiarezza su questioni che hanno un evidente riflesso pubblico e che investono il corretto funzionamento delle istituzioni.
Non ci riferiamo solo alle gravissime affermazioni relative all’eventuale rapporto con le minorenni, ma anche alla doppiezza politica di chi ha impugnato la bandiera della famiglia cattolica e dell’allenza tra trono e altare, riservando a sé stesso comportamenti da ateo non devoto.

Giuseppe Giulietti

(6 maggio 2009)



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