10.12.08 – Rai, sit-in per una tv migliore
Nonostante il freddo, il vento e la pioggia centinaia di donne e di uomini si sono ritrovati questa mattina sotto la sede della Rai, in Viale Mazzini a Roma. Il sit-in era stato convocato dalla Tavola della Pace, un’associazione che riunisce decine di movimenti della società civile e del volontariato e che, da tanti anni promuove la marcia Perugia-Assisi. Non hanno chiesto posti nel consiglio di amministrazione e neppure un vicedirettore di un TG, ma hanno letto gli articoli della Costituzione e della dichiarazione dei diritti dell’uomo. Nelle stesse ore re Silvio e i suoi scudieri hanno invece continuato a chiedere la testa di quei giornalisti e di quegli autori a loro sgraditi a cominciare da Fabio Fazio. Queste donne e questi uomini, invece, chiedevano e chiedono di poter vedere, anche sugli schermi della TV pubblica, programmi ed inchieste dedicate alle grandi questioni che travagliano il Mondo e l’Italia. Sappiamo ogni cosa sulla vicenda Olindo e Rosa, ma facciamo fatica a conoscere le violazioni che si consumano quotidianamente in Cina o in Birmania, in Iran o nel Congo. Per assistere ad una serata speciale dedicata alle stragi sul lavoro, bisogna attendere il rogo della Tissen… A differenza di Berlusconi e del suo servizio d’ordine mediatico queste donne e questi uomini non vogliono espellere nessuno, ma vorrebbero, quanto meno, una sorta di “par condicio” tra i tempi dedicati alla finzione e quelli dedicati alla rappresentazione della vita reale, quella che, purtroppo è fatta anche di ansia e di malessere, anche se non piace al presidente del consiglio. Ci auguriamo, anzi siamo certi, che il sit-in di queste ore sarà solo l’inizio di una catena di iniziative sino ad arrivare ad una grande manifestazione nazionale dedicata ai valori racchiusi nell’Articolo 21 della Costituzione, e che oggi, nel nostro paese, sono davvero tra i più umiliati ed oltraggiati.
Giuseppe Giulietti
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