11 settembre 2008 – Furio Colombo: Opposizione, se ci sei… (una modestissima proposta)

MicroMega

di Furio Colombo

Si riaprono festosamente i talk show politici della Rai e lo spettacolo è allucinante. Ci sono dentro tutti. Tutti gli stessi, Tremonti e D’Alema, Frattini e Fassino, Brunetta e Bersani, più Marcegaglie e Brambille per fare buon peso. Come se avessero abbassato le saracinesche con tutti dentro, e adesso, come nella famosa fiaba dei Balocchi che si risvegliano la notte, i politici italiani riprendono vita.

Per chi non sia al potere, specialmente se il potere è esercitato con prepotenza e protervia, c’è un problema. Mentre loro erano indaffarati a screditare ciò che resta dell’immagine dell’Italia, a preparare ciò che serve, costi quel che costi all’Italia, per la domenica grottesca di Bossi con l’ampolla sul sacro fiume Po, a mettere insieme la C.A.I. (compagnia amici interessati) al posto dell’Alitalia, a mettere da parte i giudici e la loro mania di corruzione una volta per sempre, a evocare e glorificare la Repubblica di Salò, che cosa faceva l’opposizione?

E’ un fardello pesante e difficile fare opposizione in un paese democratico. Lo è di più in Italia, dove il notista del Corriere della Sera (10 settembre) dedica, con serietà professionale, un’intera colonna per spiegarti che Berlusconi (che vanta la sua “mediazione” con l’amico Putin) e il Presidente Napolitano (che afferma a Helsinky che “la politica si fa fra Stati, non fra amici”), dicono la stessa cosa. E non sa, Massimo Franco del Corriere, che lo stesso giorno, su “La Stampa” e con imput diretto di Berlusconi, il collega notista politico Minzolini dirà l’esatto contrario: cioè la verità: Berlusconi va per la sua strada, insieme con Putin.

In un paese senza notizie, dove la destra torna a dichiararsi fascista, ma la sinistra viene processata al primo, tenue sospetto di contiguità coi sindacati, l’opposizione è come l’inaugurazione delle Olimpiadi in Cina. Devi accendere luci, sventolare bandiere, battere tamburi. Non si può? Non è di buon gusto? Basta allora il peso potente dell’assenza. In “Ballarò” , se ci sarà rigorosa assenza, La Russa deve vedersela con Alemanno perché manca Minniti. Immaginate Frattini che scambia gentilezze con la Marcegalia perché manca il ministro ombra del Pd. Immaginate Brunetta che annaspa perché non trova neppure Chiamparino.

Escono le comparse (sei per forza una comparsa se fai da spalla al potere). Loro si accapigliano da soli.
E QUI COMINCIA L’OPPOSIZIONE.


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