14 settembre 2008 – Giuseppe Gulietti: Nazifascismo, Fini condanna ma Berlusconi tace

MicroMega

di Giuseppe Giulietti

Chiunque abbia a cuore i valori della Costituzione repubblicana non può che apprezzare le parole nette ed inequivocabili pronunciate dal presidente della Camera Fini a proposito della impossibile equiparazione tra quanti si batterono per liberare l’Italia dal nazifascismo e quanti, invece, scelsero di combattere insieme con le dittature. Spiace che il presidente del consiglio Berlusconi non abbia trovato ne il tempo, ne la voglia, ne il coraggio politico per prendere le distanze, su questo argomento, da alcuni ministri e da alcuni alleati.

* * *

Non abbiamo mai apprezzato l’eccessiva frammentazione del sistema politico ma la proposta del governo di modificare la legge elettorale in occasione delle prossime consultazioni europee ci appare intollerabile nel metodo e nel merito. In questo caso, per di più, non vale nemmeno l’argomento della governabilità, contrapposto a quello della rappresentatività, perché il Parlamento europeo non deve eleggere alcun governo. Invece il provvedimento anche per il contesto nel quale è collocato appare indirizzato a ridurre ulteriormente il pluralismo politico, culturale, sociale e informativo. Si tratta di una vera e propria pugnalata alle spalle delle forze politiche e culturali minori ed anche di quelle forze non gradite alla maggioranza attuale. Per queste ragioni l’associazione Articolo21 metterà il proprio sito a disposizione di chi vorrà far sentire la propria voce e il proprio dissenso e parteciperà a tutte le iniziative da chiunque promosse, che avranno l’obiettivo di contrastare un provvedimento che rischia di indebolire ulteriormente il rapporto tra cittadini e politica, tra italiani ed Europa e soprattutto di cancellare, in modo autoritario alcune forze politiche e sociali dalla geografia elettorale ed istituzionale.

* * *

Il presidente del Senato Schifani ci ha gentilmente fatto sapere che, in Italia, il diritto di critica è consentito ma non è consentito “dileggiare le istituzioni”. Già che c’era il presidente del Senato avrebbe potuto spendere qualche autorevole parola anche sulla più grave forma di aggressione già in atto contro le istituzioni: l’autodileggio. La recente approvazione del dolo Alfano in materia di immunità, per esempio, ha rappresentato una delle più gravi forme di autodileggio. Restiamo in attesa che il coraggioso presidente del Senato voglia far sentire la sua voce anche contro la pericolosa setta, a Schifani ben nota, dei “dileggiatori istituzionali”.


Torna a




MicroMega rimane a disposizione dei titolari di copyright che non fosse riuscita a raggiungere.