14.02.09 – Sardegna, la partita è aperta
Domenica e lunedì si voterà in Sardegna. Renato Soru, il presidente uscente si è trovato a dover fronteggiare non il suo diretto concorrente (tale Cappellacci Ugo), ma il presidente del consiglio medesimo che, contro di lui ha scatenato un’offensiva senza precedenti.
Berlusconi ritiene la Sardegna un suo protettorato, una sorta di colonia, ove potrebbe essere possibile realizzare succulenti affari se non ci fosse quel Renato Soru che si è fissato con la tutela dell’ambiente e con la difesa del patrimonio culturale ed ambientale della sua regione.
Come se non bastasse, nel corso della campagna elettorale, sono stati letteralmente polverizzati i principi delle pari opportunità nell’accesso ai media. Cappellacci Ugo, non solo si è rifiutato di partecipare ai faccia a faccia con Renato Soru, ma ha totalmente delegato la campagna elettorale a re Silvio, comparendo centinaia di volte sulle reti nazionali mentre faceva ciao con la manina alle spalle della spaziosa fronte del capo supremo.
Se abitassimo in un normale paese europeo la sfida di domani non avrebbe alcun particolare significato e Renato Soru vincerebbe con un distacco stellare.
Dal momento che viviamo in Italia e che il conflitto d’interessi è una drammatica realtà che rischia di alterare permanentemente le competizioni elettorali e il libero esercizio di voto, non c’è ragione alcuna per starsene sereni e tranquilli ad attendere il risultato.
Silvio Berlusconi ci ha fatto sapere che lui e Cappellacci Ugo sarebbero in testa di almeno una decina di punti. Poco importa che sarebbe vietato dalla legge fornire, a poche ore dal voto, i risultati dei sondaggi.
Non lo seguiremo sulla strada della illegalità, ma possiamo solo dire che questi dati sono falsi e che la partita in Sardegna è aperta, anzi apertissima.
Per queste ragioni ci permettiamo di chiedere in primo luogo a noi stessi ma anche a quanti avranno occasione di leggere queste righe di fare tutto quello che potranno, non solo per votare (se si tratta ovviamente di cittadini sardi) ma anche per mandare a votare amici e conoscenti, anche quelli che manifestano un legittimo risentimento nei confronti delle istituzioni e della politica.Non si tratta, infatti solo e soltanto di dare una mano a Soru e alla Sardegna, ma anche di dare una mano a quanti credono ancora nello stato di diritto, a quanti vogliono bene alla costituzione, a quanti hanno provato ribrezzo per la violenza esercitata contro Eluana Englaro e i suoi familiari, a quanti non hanno ancora digerito il lodo Alfano e non vogliono digerire la legge bavaglio sulle intercettazioni.
(14 febbraio 2009)
MicroMega rimane a disposizione dei titolari di copyright che non fosse riuscita a raggiungere.