14.10.08 – Comiso, in migliaia contro il revisionismo storico della destra

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Migliaia di persone hanno riempito Piazza Diana a Comiso per dire il loro no alla decisione del sindaco di destra Alfano (un nome una garanzia) di levare i nomi di Pio La Torre e Rosario di Salvo dall’aeroporto di Comiso. La Torre e Di Salvo furono ammazzati dai mafiosi per dare una lezione a quei comunisti che predicavano il rispetto della legalità e della dignità delle persone.
I loro nomi dovrebbero essere sostituiti da quello del generale Vincenzo Magliocco, combattente fascista in Etiiopia. Del resto era stato proprio il presidentissimo del consiglio a ricordare che Balbo e i suoi aviatori avevano fatto “buone e belle cose” in Africa. Tra le cose belle e buone si ricordano le torture, gli stupri, i bombrdamenti. Il sindaco di Comiso, in piena sintonia con lo spirito dei tempi, ha pensato bene di tentare di cancellare anche il ricordo di La Torre e Di Salvo. Per sua sfortuna non tutti sono disponibili a piegare il capo. Così il centro La Torre, articolo 21 e tante altre associazioni hanno lanciato un appello. In pochi giorni hanno firmato quasi trenta mila persone. Un centinaio di deputati e senatori hanno presentato un’interrogazione.
Il presidente Napolitano ha voluto ricordare, con un suo messaggio, le figure di questi due italiani ammazzati mentre combattevano la mafia. Al termine di questo percorso migliaia di siciliani si sono ritrovati a Comiso, per dire no a ogni odiosa forma di revisionismo storico e persino toponomastico, ma anche per dire no a tanti altri episodi simili che si stanno consumando in tante altre località. A Capo d’Orlando volevano cancellare il ricordo di Garibaldi, a Cento di Ferrara la destra forcaiola vorrebbe eliminare via Gramsci, altrove già si pensa di dedicare piazze e strade a Giorgio Almirante, condannato dai tribunali della repubblica per le attività svolte durante il regime fascista.
Per queste ragioni il centro Pio la Torre, con il suo presidente Vito Lo Monaco e l’associazione articolo 21, hanno deciso di dar vita a una sorta di osservatorio contro il revisionismo e per la tutela della memoria e della dignità nazionale.
L’osservatorio raccoglierà le segnalazioni dei diversi episodi, le trasformerà in denunce e cercherà di promuovere iniziative civili e politiche capaci di contrastare il triste spirito dei tempi.
Chiunque fosse interessato potrà utilizzare anche questo blog oppure scrivere al sito di articolo 21.
Ci auguriamo, infine, che a nessun sindaco, neppure al più scatenato berlusconiano, possa ora venire in mente levare una targa dedicata, tanto per fare un esempio, ai giudici Falcone e Borsellino per metterne una dedicata allo stalliere di Arcore, il mafioso Mangano.

Giuseppe Giulietti



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