16.10.08 – Dalla parte di Saviano
Una mia cara amica che chiede di restare sconosciuta mi manda questa lettera con la preghiera di pubblicarla sul blog. Sono convinto che lo meriti.
Per dimostrare il personale sostegno a Roberto Saviano, rispolvero le parole di Gramsci:
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia”. Saviano ha aperto uno squarcio nelle coscienze, ci ha preso per i capelli. Il suo libro ci chiede di agire, di esserci. Lui, un samurai: solo, armato del suo coraggio, onestà e caparbietà a combattere contro titani e la nostra colpevole indifferenza.
La solidarietà che in qualche modo il momento richiede dovrebbe essere kennediana: domandiamoci cosa possiamo fare per cambiare lo stato delle cose. Ogni giorno abbiamo la possibilità di essergli vicini scegliendo. Decidendo quotidianamente cos’è giusto e cosa non lo è. Credo sia proprio il continuo interrogarsi sull’affermazione della giustizia che gli abbia concesso di resistere alle traversie che gli hanno negato, infine, la normalità della vita. Forse è il rispetto di questa non-vita, vissuta con la tenacia di un guerriero che meglio rappresenterebbe la giusta solidarietà. Sono ancora di Gramsci le parole migliori che descrivono cos’è accaduto: “Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”. Oggi quindi, non si può che essere partigiani: dalla parte di Saviano.
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