17.01.09 – Miglior premier non protagonista
Ha suscitato interesse nel mondo dello spettacolo la frase ormai storica pronunciata solennemente dal noto performer italiano Silvio Berlusconi, frase che qui riproponiamo testualmente affinché non si perda nulla del peso e del significato delle parole pronunciate:
“Non sarò presente all’inaugurazione del Presidente Obama perché io sono un protagonista, non una comparsa”.
La frase è apparsa talmente significativa da travalicare e superare l’ovvia domanda: “Ma era stato invitato?”. Infatti un altro argomento si impone: Berlusconi si definisce “protagonista” e questo reclamo di titolo ha subito messo in subbuglio sia i circoli politici che le giurie dei vari premi di televisione, varietà e cinema.
In politica l’obiezione è stata: “Protagonista di che cosa?”. Berlusconi non ha avuto e non ha alcun ruolo in Europa e nella politica europea. Non risulta avere preso parte, meno che mai da protagonista, ad alcun evento che abbia a che fare con la crisi finanziaria che attanaglia il mondo e al rischio di crollo della economia globale.
E’ in corso in Medio Oriente una guerra pericolosa e sanguinosa in cui da un lato è in gioco la vita di moltissimi civili e dall’altra la sopravivenza di un intero paese. Non si conosce sull’argomento neppure il suono della voce di Berlusconi.
Ma attenzione, lo stesso Berlusconi la mattina del giorno 12 gennaio fa sapere che nella serata precedente (una delle più violentemente combattute e distruttive della guerra appena citata) il primo ministro italiano ha dedicato tutta la sua attenzione e il suo tempo all’“Isola del Famosi”.
La straordinaria dichiarazione non può restare senza conseguenze. Uscito da ogni rilevanza politica, Berlusconi balza subito in primo piano nel mondo dello spettacolo. A differenza di “Gomorra”, Berlusconi sarà certamente preso in considerazione dalle più autorevoli giurie di show business. Però molti esperti hanno già fatto sapere: “COME PROTAGONISTA NO”. Infatti Berlusconi entra in tutti gli spettacoli (e questo è il grande talento dei caratteristi), ma non ne finisce nessuno, o perché si distrae, o perché si stanca o perché dimentica il copione, o perché abbandona per giorni, a volte per settimane, la sua compagnia di giro.
Dunque “caratterista”, anche perché gli giovano gli strani capelli, la bassa statura, i tacchi alti, il sorriso finto, le tenute sportive, le bandane, il vezzo di puntare il mento verso l’altro forse per tenere in tensione la pelle del sottomento che tende a cedere. In altre parole, un caratterista non si deve dimenticare, si ripete per sempre e questa è certo la sua forza.
Hollywood però suggerisce un riconoscimento più preciso, scrupolosamente costruito su fatti veri, Ecco che cosa dirà la targa:
“MIGLIOR PREMIER NON PROTAGONISTA” nel senso che nessun premier è mai riuscito, come lui, ad essere protagonista di nulla, ormai per anni.
Furio Colombo
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