22 luglio 2008 – Pancho Pardi: Berlusconi uccide l’Università
di Pancho Pardi
Leggere Francesco Ramella su La Stampa: La riforma che uccide l’Università.
L’effetto Berlusconi si preannuncia disastroso. Nel prossimo quinquennio verranno a mancare circa 1,5 miliardi di euro. Fino al 2011 per cinque docenti che verranno a mancare ne sarà sostituito solo uno. E nel 2012 uno ogni due.
Una diminuzione di oltre 7.200 unità.
Secondo una stima Ocse l’Italia spende per l’Università una quota pari allo 0,8% del Pil, mentre nei paesi più avanzati la media è del 1,3. Per ogni studente si impegnano in media 7.700 dollari, mentre la media Ocse è di 11.100: Spagna 9.400; Germania 12.200; Francia 10.700.
Il processo di riduzione degli investimenti può essere visto almeno sotto due profili. Uno riguarda il peggioramento del rapporto docenti-studenti. Nel 2005 era di 21,4 studenti per docente contro una media nei paesi avanzati di 15,8: Spagna 10,6; Germania 12,2; Francia 17,3. Senza soldi il rapporto potrà solo peggiorare.
Un altro riguarda il mancato rinnovo della classe insegnante. Se per ogni docente uscito a fine carriera gli atenei potranno impegnare solo un quinto del suo stipendio, ciò significa che per ogni professore ordinario non si potrà neanche creare un posto di ricercatore.
I giovani, e meno giovani, finora impegnati nella ricerca e nella didattica nelle forme di reclutamento classiche (dottorati di ricerca e incarichi di supplenza malpagati), avevano per anni tirato il fiato aspettando il momento di succedere ai maestri. Ciò avverrà in proporzioni limitatissime e un vasto patrimonio di conoscenze e preparazione andrà perduto.
In compenso, secondo la nuova ministra, le Università potranno trasformarsi in fondazioni private e raccogliere contributi e donazioni da parte dei privati. I privati, se vorranno scucire qualche euro, baderanno al sodo. Chi finanzierà studi di letteratura greca, diritto costituzionale, geomorfologia?
E resta sempre un dubbio. Non sarà una privatizzazione di stampo italiano o, se si preferisce putiniano (date le amicizie di B.)? Un meccanismo in cui una folla di avidi roditori privati capitalizzerà a proprio vantaggio fondi pubblici? Con una classe docente trasformata a poco a poco in una truppa di esecutori obbedienti?
Chi vorrà finanziare la libertà della critica?
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