23.11.08 – Dio li fa e poi li accoppia

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“Villari non si dimetterà, si iscriverà al gruppo misto e continuerà a governare sicuro che la maggioranza di centro destra non lo scaricherà”, così parlò Sergio De Gregorio, passato alla storia del parlamento per essere stato il primo a tradire Prodi nella scorsa legislatura.

Dopo essere stato eletto nelle liste di Di Pietro, il furbo Sergio si accordò con la destra e si fece eleggere presidente della commissione difesa con i voti del cosiddetto polo delle libertà. Pure in quella occasione non mancò chi dipinse il De Gregorio come un eroe civile in lotta contro la partitocrazia.

Si scoprì in seguito che il suo movimento aveva ricevuto anche qualche regalino dal buon re Silvio.Tutto lecito, per carità, guai solo a sospettare che si possa essere trattato di un velato caso di corruzione politica..

Il buon Sergio, infatti, confida molto nell’amico Silvio e gli ha rivolto un caloroso appello a non mollare perché “…Villari sarà un buon presidente”. In altre parole Sergio stima Riccardo, lo sente vicino, ne condivide i patimenti e i tormenti umani e politici.

Mai come in questo caso si dovrebbe forse ricorrere all’antico proverbio “Dio li fa e poi li accoppia”.

Giuseppe Giulietti



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