24.11.08 – Un chilo in più di etica per Tremonti

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Pare che all’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Cattolica di Milano Giulio Tremonti abbia rifiutato la potenza degli spiriti animali del capitalismo e proposto di introdurre più etica nell’economia.
Quello che colpisce è il più: non l’etica ma più etica, quasi che questa possa essere distribuibile o acquisibile in proporzioni minori o maggiori. Insomma, mettiamo nell’economia un chilo in più di etica.
Un’associazione di idee, forse immotivata ma irresistibile, mi fa venire in mente un personaggio che compare nel III capitolo de Il giovane Holden di J.D. Salinger.
Costui, uscito da Pencey (la scuola di Holden) “…aveva fatto un sacco di quattrini con le pompe funebri. E’ stato lui a disseminare per tutto il paese quegli uffici di pompe funebri dove potete far seppellire tutta la vostra famiglia cavandovela con circa cinque dollari cadauno. Avreste dovuto vederlo il vecchio Ossemburger… Alla prima partita di rugby dell’annata se ne venne all’istituto con quell’accidente di Cadillac enorme, e noi dovemmo starcene tutti in piedi nella tribuna a fare il treno – ad acclamarlo, cioè.
Poi la mattina dopo, in cappella, fece un discorso che durò circa dieci ore. Cominciò con una cinquantina di spiritosaggini antidiluviane, tanto per farci vedere quant’era in gamba…Poi attaccò a dirci che lui, quando aveva qualche guaio o un altro accidenti del genere, non si vergognava affatto di mettersi in ginocchio e di pregare Dio.
Ci disse che dovunque fossimo dovevamo sempre pregare Dio – parlargli eccetera eccetera. Disse che a Gesù lui parlava sempre. Perfino quando portava la macchina. Mi lasciò secco. Mi par di vederlo, quel bastardo d’un pallone gonfiato, che ingrana la prima e chiede a Gesù di mandargli un altro po’ di salme.”

Pancho Pardi



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