25 giugno 2008 – Furio Colombo: Ricolfi, Chiamparino e la destra che si fa passare per sinistra
di Furio Colombo
“Esiste ancora nella sinistra il complesso di superiorità, la certezza di una abissale distanza estetica, morale, politica che la dividerebbe dal centrodestra? Eccome se esiste. Nel ripubblicare il suo saggio “Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori” il sociologo Luca Ricolfi da l’impressione di essersi divertito. Scrive: “La sinistra perde colpi perché non capisce la società, non sa guardare il mondo senza filtri ideologici, non sa stare fra la gente, ha perso la capacità di ascoltare e la voglia di intendere”. Professore si rende conto? Il lettore di sinistra arriva in fondo al libro in preda al panico, al terrore”. (Panorama, 26 giugno)
L’appello è caloroso, motivato e pieno di buoni argomenti e, vicino com’è agli interessi dei cittadini, “Panorama “ gli da il debito risalto.
Ma di che cosa parlano? Qualcuno ha visto una sinistra in giro? E’ come se alla periferia di San Pietroburgo si andasse ancora, col fucile, a sparare ai lupi per dissuaderli dall’aggredire. E poi è inevitabile una nota di stupore. Ricolfi, popolare autore di quella rispettabile minoranza che è la parte colta della destra italiana, che si fa passare per sinistra, vive a Torino. A Torino, la città del sindaco Chiamparino! Possibile che Ricolfi non si senta garantito da una distanza così netta e clamorosa da ogni cosa chiamata “sinistra” e impersonata dal popolare sindaco di Torino?
LA FRASE DEL GIORNO
“E’ una patologia italiana quella di ritenere che l’opposizione debba ogni volta affermare il contrario rispetto a quello che dice il Governo. Prendiamo, per esempio, il “Pacchetto Sicurezza””.
Monsignore Rino Fisichella. Vescovo e Rettore – Pontificia Università
Monsignore, se lei ha ragione, dobbiamo buttarci tutti alla ricerca e cattura dei clandestini per consegnarli alle ospedali prigioni italiane. Chi se ne frega della fame e della persecuzione dei più deboli. Se sono crollate tutte le ideologie, perché dovremmo guardare alla realtà con i filtri ideologici del Vangelo? Andiamo dritti al punto: chi è più debole paga la traversata migliaia di dollari, rischia di affogare e, se sopravvive, pensiamo noi a catturarlo e tenerlo in prigione finché verrà il gran giorno di rimandarlo a morire di fame a casa sua.
C’è qualcosa di più evangelico?
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