25.10.08 – Travolti da un’onda necessaria

MicroMega

Sono stato letteralmente travolto da un’onda anomala. E’ successo ieri sera all’Auditorium di Roma. Stavo passeggiando nell’area della festa del cinema, quando all’improvviso si sono materializzati centinaia e centinaia di studenti. La polizia ha tirato pure qualche manganellata, una certa ansia si è diffusa tra i presenti. L’onda anomala ci ha attraversato di corsa senza neppure sfiorarci, non ci ha degnato neppure di un insulto, anzi alcune ragazze si sono pure fermate ad assistere un anziano che era scivolato camminando nel vicino giardinetto. Quelle centinaia di studenti non volevano fare paura, ma solo richiamare l’attenzione mediatica sulle loro richieste. Il loro obiettivo non era e non è fare casino, ma più concretamente chiedere il ritiro dei provvedimenti voluti dal Gemini e imposti a colpi di voti di fiducia. Per capire chi sono e cosa vogliono ci sembra utile riportare gli slogan che abbiamo sentito. "Casco blu, casco blu protesta pure tu", questo era rivolto alla celere invocata da Re Silvio, accompagnato anche da un intelligente ”Stiamo lottando anche per i tuoi figli". Ai primi accenni di tensione dai megafoni partiva il grido "…Mani in alto, mani in alto” e tutti i ragazzi tendevano le braccia verso l’alto per far capire che la loro è una lotta pacifica, di massa, non violenta. Quando qualcuno più focoso si alzava in piedi per urlare una legittima rabbia, subito partiva il coro invocazione "Seduti, seduti", quasi a voler prevenire qualsiasi provocazione. Alla politica hanno mandato un messaggio ripetuto più volte "Non ci rappresenta nessuno…", questo movimento non vuol cappelli di partito coltiva una gelosa autonomia, non intende farsi schedare né da Berlusconi né da altri. Guardandoli e ascoltandoli si capisce perché facciano tanta paura a re Silvio e alla sua corte. Queste ragazze e questi ragazzi, almeno in questa fase, rappresentano un movimento reale, capace di attraversare gli schieramenti, di entrare nelle famiglie, di mettere in crisi una luna di miele sapientemente supportata da quasi tutti i media. Faranno di tutto per metterli in crisi. Li demonizzeranno, li provocheranno, tenteranno di oscurali, li descriveranno come “gruppi di facinorosi”. Se non dovesse bastare la celere davanti alle scuole, potranno sempre mandare la celere in tv. Non a caso si è scatenata una canea contro “Anno zero”, accusata di aver dato un volto e una voce agli studenti, ai professori, alle maestre, ai genitori. Le proveranno tutte, ma non sarà facile, queste ragazze e questi ragazzi non hanno alcuna intenzione di chiudersi in una dimensione rabbiosa e corporativa, sempre ieri sera quando si stava creando una qualche tensione con gli spettatori che volevano entrare al cinema, dal megafono è partito l’appello a fare spazio perché "il pubblico non è il nostro nemico", subito dopo hanno aggiunto "Difendiamo la scuola pubblica”. Non sarà facile deviare l’onda anomala, proprio perché è anomala riuscirà a travolgere i furbi e gli imbroglioni, quelli abituati a fare sempre lo stesso trucco. Alle forze di opposizione spetta il compito di rispettare in modo rigoroso la loro voglia di autonomia, di tutelate in modo ferreo il loro diritto a manifestare, di dare peso alla richiesta di ritiro del decreto, ma anche di promuovere una grande campagna affinché questo movimento non sia progressivamente oscurato o peggio ridotto alla categoria dei facinorosi, secondo lo schema che Berlusconi ha già tentato di dettare ai TG pubblici e privati. In talune situazioni sarebbe addirittura opportuno rinunciare ad alcune apparizioni televisive e cedere i propri spazi liberamente a questi ragazzi affinché possano autorappresentarsi, criticando tutto e tutti anche le opposizioni se e quando lo riterranno necessario. Al principio di censura e di intolleranza bisogna contrapporre il principio di libertà e i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione.

Sono talmente anomali questi ragazzi che ieri sera un agente della celere mi si è avvicinato e mi ha sussurrato "Sono molto più responsabili questi qui, di quello che ci vorrebbe mandare a manganellare studenti e insegnanti… quello è davvero un irresponsabile…". In una giornata difficile e iniziata in modo tempestoso, l’onda anomala ha conquistato persino qualche poliziotto, anche perché come mi ha ricordato un ispettore di polizia: ”Mio figlio stamattina protestava a Piazza Navona e mia moglie è una maestra incazzata nera…”

Non so come finirà la storia di questo movimento, so tuttavia che questa onda sta già spazzando via tanta immondizia. Non mi sembra poco in un paese stravolto dalle discariche, morali e politiche.

Giuseppe Giulietti



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