26.04.09 – La farsa del Berlusconi “partigiano”

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I riflettori erano tutti puntati sulle parole che Berlusconi avrebbe pronunciato il 25 aprile. Puntualmente il presidente si è travestito da partigiano, salvo aggiungere che le vittime sono tutti uguali, partigiano o nazifascisti che fossero. La pietà, ovviamente, si deve a tutti, ma il giudizio storico non è rivedibile, gli uni si battevano per la difesa della dittatura, gli altri per riconquistare la libertà. Su questo punto, non casualmente, Berlusconi svicola. Non si tratta di un dettaglio.

Per queste ragioni Articolo21 troverà il modo di fargli pervenire il testo della petizione con la quale tante associazioni di partigiani e migliaia di cittadini stanno chiedendo al governo e alla maggioranza di pronunciarsi in modo chiaro contro la proposta di legge 1360 che punta a introdurre una impossibile parificazione tra coloro che combatterono per la libertà e quanti aderirono alla repubblica fantoccio di Salò.

Se e quando il presidente pronuncerà il suo giudizio sarà possibile gioire per la sua tardiva “svolta antifascista”, altrimenti resterà il sospetto di aver assistito all’ennesima svolta mediatica funzionale alla costruzione di una prossima candidatura alla presidenza della repubblica.

Continuiamo a sperare che le tante anime candide che popolano le fila del centro sinistra abbiano piena consapevolezza che l’Abruzzo è stato scelto dal presidente del consiglio come vero e proprio teatro della prossima campagna elettorale e per creare le condizioni politiche e psicologiche più favorevoli alla rapida costruzione di una repubblica presidenziale a reti televisive unificate.

Giuseppe Giulietti



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