26.11.08 – Biagi e i pugnalatori di ieri e di oggi
Nei giorni scorsi il presidente Berlusconi aveva definito Di Pietro un uomo violento. Qualche ora dopo il fido Gasparri aveva ululato contro Veltroni chiamandolo sciocco, incapace, arrogante.
I loro emuli che siedono nel consiglio comunale di Milano hanno pensato bene di respingere la proposta avanzata dal sindaco Moratti di assegnare a Enzo Biagi l’Ambrogino d’Oro alla memoria per aver onorato la città di Milano con la sua attività di scrittore e giornalista.
Probabilmente hanno tentato di interpretare i voleri e i livori del capo supremo. In questo modo hanno pensato di sfregiare la memoria di Enzo, di fare un dispetto ai suoi familiari, di sbeffeggiare le tante persone che lo hanno rispettato e amato.
In realtà hanno solo disonorato se stessi, tributando involontariamente l’estremo omaggio ad un uomo che non ha mai piegato il capo di fronte ai Don Rodrigo e ai “bravi” di ieri e di oggi.
Se Di Pietro e Veltroni, per ragioni ignote, hanno meritato gli epiteti sopra riportati, come definireste il comportamento di chi ha tentato di pugnalare Biagi da vivo e da morto? Il concorso è aperto…
P.S. L’Ambrogino d’oro lo ha ricevuto Michele Crosti, cronista storico di Radiopopolare che ha deciso di dedicare il suo premio a Enzo Biagi. Lo ringraziamo per la sua sensibilità.
Giuseppe Giulietti
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