27.01.09 – I tre giorni che sconvolsero il Pd – 2

MicroMega

SECONDO GIORNO: 20 GENNAIO 2009

La storia che sto per raccontare segna il momento del cambiamento. Per la prima volta il Partito Democratico, votato da più di un terzo degli italiani per essere il maggior partito di opposizione, erede dell’Ulivo, della sinistra, di tutta la parte cattolica che si è sempre opposta a Berlusconi, annuncia di votare insieme con il Popolo della Libertà e con la Lega Nord.

Alcuni di noi, come sanno i lettori di questo blog, hanno sempre temuto questo momento. Però neppure i più pessimisti, i più sfiduciati verso l’incomprensibile e autistico percorso del Partito Democratico, avrebbero immaginato che il primo voto “insieme”, in cui praticamente si scioglie l’identità morale e politica di un partito di opposizione nell’Italia di oggi, sarebbe avvenuto nel punto peggiore del guado: sostenere, su esortazione di D’Alema e con il sostegno di deputati (dei loro voti) mandati alla Camera dal popolo della sinistra e della opposizione, la ratifica di un “trattato di amicizia” con la Libia.

E’ importante chiarire che questo trattato è molto peggiore di quello che sembra. Non è un trattato di amicizia. E‘ un patto militare che non ha precedenti. Infatti un paese democratico come l’Italia, integrato nella Nato, membro fondatore della Unione Europea e legato da una rete di legami profondi con gli altri paesi democratici ha deciso, con i voti del 20 e 21 gennaio, di diventare partner militare della dittatura libica.

Questo vuol dire fino allo scambio di “informazioni militari” (cioè segreti), di integrazione delle forze armate (unità miste terrestri e navali daranno la caccia ai dannati della terra che sopravvivono al deserto e tentano la traversata del mare).

Questo vuol dire che società italiane, che il Trattato lascia misteriose e anonime, sorveglieranno elettronicamente i confini Libia–Ciad. Senza prendere in considerazione il grave problema politico fra Libia e Unione Africana e fra Libia e Francia, tuttora pendente di fronte alle Nazione Unite.

Questo vuole dire che l’Italia, con il pretesto di risarcire “danni di guerra” del 1911, verserà ogni anno, per vent’anni, a partire da subito, 20 milioni di dollari ogni anno, nel pieno della peggiore crisi economica del mondo contemporaneo.

Massimo D’Alema è stata la sola voce che ha interpretato il Trattato e ha guidato, o piuttosto ordinato, il “sì” del PD alla legge che vìola Costituzione, Carta dei Diritti dell’Uomo e Carta dell’Onu. Ma attenzione, in cambio accoglie e sostiene il furore anti-immigrati della Lega Nord (“Vadano a pisciare nelle loro moschee” aveva ammonito Borghezio).

Tutto il Pd ha taciuto e votato, come chiedeva D’Alema, tranne due soli ”NO”, mio e del deputato Sarubbi, e dell’intero pattuglia Radicale, e di venti astensioni. Per capire il caso si tenga conto che Udc e Italia dei Valori hanno votato no. Ma anche Giorgio La Malfa, Rocco Buttiglione e Antonio Martino.

IL PD, PER RAGIONE INSPIEGATE, E’ STATO DUNQUE IL SOLO PARTITO DI OPPOSIZIONE A VOTARE IL TRATTATO MILITARE CON GHEDDAFI CHE CAMBIA LA POLITICA ESTERA ITALIANA.

IL PDL RINGRAZIA. LA LEGA RINGRAZIA. GIUSTAMENTE CANTANO VITTORIA.

P.s. Leggo adesso un Ansa: “Visita lampo ieri a Tripoli di Massimo D’Alema durante la quale è stato insignito dell’ordine del Fatah come riconoscimento per gli sforzi compiuti mirati al consolidamento dell’amicizia e della cooperazione tra Italia e Libia”.

PARTE 2 – Continua

Furio Colombo



MicroMega rimane a disposizione dei titolari di copyright che non fosse riuscita a raggiungere.