27.05.09 – Mentana, Mediaset applichi la sentenza

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Enrico Mentana è stato reintegrato a Mediaset. La decisione non è stata presa da Silvio Berlusconi e da Fedele Confalonieri, ma dal Tribunale di Roma che ha così accolto le argomentazioni portate dall’avvocato Domenico D’Amati, peraltro autorevole fondatore di Articolo 21. Aldilà di qualsiasi valutazione, resta comunque l’importanza di una decisione che, evidentemente, ha ritenuto immotivate ed illegittime le modalità dell’allontanamento di Mentana. Ci auguriamo che Mediaset voglia procedere all’immediata applicazione della sentenza, anche perchè quanto accaduto a Mentana (e da troppi colpevolmente sottovalutato) è stato solo il primo campanello di allarme di una nuova stagione di intolleranza che rischia di colpire, di volta in volta, quegli autori e quei cronisti che vorrebbero solo e soltanto continuare a fare il loro mestiere, senza dover rendere omaggio all’imperatore di turno e ai suoi vassalli. Articolo 21 ha inoltre deciso che nella prossima assemblea il premio speciale Art.21 per la libertà d’informazione sarà assegnato anche all’avvocato Domenico D’Amati, che in questi anni ha sempre difeso le ragioni della libertà contro ogni lista di proscrizione di qualsiasi natura e di qualsiasi colore.

Altre parole sarebbero superflue. Per questo lasciamo il commento al legale Domenico D’Amati in una breve intervista rilaciata al direttore di Articolo21 Stefano Corradino.

Il Tribunale di Roma ha appena emesso la sentenza che obbliga Mediaset al reintegro di Mentana. Lei è l’avvocato che ha difeso il giornalista. Un giudizio a caldo.
Pur essendo necessario attendere il deposito della motivazione per esprimere una compiuta valutazione, si può affermare sin d’ora che il Tribunale ha accolto in pieno la nostra impostazione della controversia in quanto ha ravvisato l’esistenza di un licenziamento, mentre la R.T.I. sosteneva la tesi delle dimissioni, ed ha applicato l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.

Il primo commento di Mediaset è che giudicano la sentenza sorprendente e ricorreranno in appello. Si aspettavano un responso diverso?
La sentenza è tutt’altro che sorprendente. I fatti sono noti. Non c’è stato bisogno di istruttoria. E’ di tutta evidenza che Mentana è stato privato del suo lavoro dopo avere espresso il suo dissenso dalla linea editoriale seguita dalla R.T.I. in occasione del caso Englaro.

Oltre al licenziamento ingiusto nell’allontanamento di Mentana c’è stato un problema di limitazione dell’art.21 della Costituzione e della libertà di espressione?
Il lavoro del giornalista è particolare perché consiste nell’esercitare professionalmente il diritto tutelato dall’art. 21 della Costituzione. Per questo quando un giornalista viene licenziato, il problema della libertà di informazione si pone sempre.

Cos’ha in comune questa sentenza con quella di Santoro?
Si tratta di due bravi giornalisti messi al bando nonostante abbiano sempre svolto correttamente e con successo la loro professione.

(27 maggio 2009)



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