28.01.09 – Cappellacci, lo scudiero di Berlusconi

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Cappellacci chi era costui? Stando alle cronache il signor Cappellacci Ugo dovrebbe essere lo sfidante di Renato Soru nella corsa per la guida della Sardegna. In realtà Cappellacci, per sua volontà e per ordine del sire, è ormai diventato una sorta di controfigura del presidente del consiglio. Se il paragone non suonasse irrispettoso, scegliete voi per chi, li potremmo definire i pallidi epigoni dei fratelli De Rege, indimenticabili nella famosa scenetta nella quale uno dei due chiamava l’altro in scena urlando ”Vieni avanti cretino…”. Qualche giorno fa re Silvio chiamando in scena lo scudiero gli ha simpaticamente detto: ”fai presto Ugo, perché dobbiamo andare a pranzo…”

La campagna elettorale è tutta sulle spalle di Berlusconi che, evidentemente, non si fida proprio delle qualità del povero Cappellacci, vai a capire perché dovrebbero fidarsene i sardi! In realtà si tratta di una operazione studiata nei minimi dettagli e che si pone l’obiettivo di impedire qualsiasi confronto tra i candidati reali e di far pesare sulla bilancia elettorale lo strapotere mediatico del presidente editore. Così, ogni fine settimana, lo statista di Arcore vola in Sardegna, si sostituisce a Ugo e comizia. A questo punto gli intrepidi giornalisti al seguito parlano delle sue prodezze e realizzano gratuiti spot per lo scudiero. Lo stesso non avviene per il candidato Soru al quale si applicano le regole della par condicio. Non contento, ad ogni comizio, il cavaliere spara i numeri dell’ultimo sondaggio, in barba ad una legge che ne vieta, in questi termini, pubblicazione e diffusione.

Quanto sta accadendo rappresenta una sistematica violazione delle norme e della decenza, contro queste violazioni dovrebbe intervenire la mitica autorità di garanzia delle comunicazioni.

Nei giorni scorsi la medesima autorità, a maggioranza, con il voto contrario dei commissari D’Angelo, Lauria e Sortino, ha sanzionato Fabio Fazio e Michele Santoro.

Continuiamo a pensare che sia stata una decisione sbagliata e un omaggio allo spirito dei tempi.
Il silenzio che sta circondando le vicende sarde ci rafforza nel giudizio e lo aggrava.
Non hanno visto e sentito nulla? Non sono stati informati? Non leggono le rassegne stampa? Non conoscono Silvio Berlusconi e Ugo Cappellacci? Le trasmissioni di Fazio e Santoro sono più gravi di un tentativo palese di alterare un risultato elettorale?

L’associazione Articolo21 ha sollevato pubblicamente la questione e morderà le caviglie ai presunti arbitri sino a quando non si decideranno almeno a borbottare qualcosa di comprensibile anche in lingua italiana. Nel frattempo chiunque abiti in Sardegna o abbia un conoscente in Sardegna si attivi immediatamente per impedire che almeno quella terra termini nelle mani di Ugo Silvio Berlusconi.

Giuseppe Giulietti



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