29.05.09 – Il pericolo di un premier fuori di sè

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Non conosciamo e non ci interessa neppure conoscere quali siano le gravissime ragioni private che stanno spingendo il presidente del consiglio a perdere letteralmente il controllo di sè. Ma quando tale alterazione si spinge sino al punto di alterare gli equilibri costituzionali ed istituzionali la questione perde qualsiasi aspetto privato ed assume i contorni di una vera e propria emergenza democratica. La violenta invettiva scagliata contro i magistrati e i giornalisti (e qualche giorno fa contro il Parlamento) non possono essere liquidate nè con una battuta nè con roboanti espressioni di sdegno. Spetta, in primo luogo alle autorità costituzionali ed istituzionali impedire che sia passato il confine tra la democrazia liberale che prevede il rispetto della norma da parte di tutti e i regimi plebiscitari ed autoritari nei quali il detentore del potere si ritiene sciolto dall’obbligo di rispettare la norma. Di fronte alle gravissime affermazioni di ieri sarebbe ora e tempo che i non pochi esponenti della destra che manifestano in privato un fastidio crescente decidessero di porre un argine ad una situazione che rischia di travolgere tutti e tutto.
L’associazione Articolo21, infine, chiederà a tutte le forze politiche di opposizione e a tutte le associazioni che hanno a cuore i valori della Costituzione di promuovere una riunione congiunta per concordare una strategia comune e di contrastare la realizzazione, già in atto, di una repubblica presidenziale a reti unificate. A questo appello hanno già aderito Federico Orlando presidente Articolo21, Tommaso Fulfaro segretario Articolo21 e Vincenzo Vita Coordinatore dei parlamentari amici di Articolo21.

Giuseppe Giulietti

(29 maggio 2009)



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