29.10.08 – Rita Atria, la siciliana ribelle
Rita Atria era una coraggiosa ragazza siciliana. I mafiosi assassinarono il suo papà. Decise che lo avrebbe vendicato, cominciò a scrivere un diario, annotando quello che vedeva e sentiva, anche dentro le mura di casa, dove mafiosi e apparentati non mancavano. Rita incontrò il giudice Borsellino, fu conquistata dalla sua umanità, dalla sua volontà di colpire gli assassini e di far prevalere la cultura della legalità. Grazie anche a lei il muro della omertà e delle oscurità cominciò a incrinarsi. Quando Borsellino fu ammazzato, Rita non resse alla tragedia e decise di togliersi la vita. La sua vita merita di essere conosciuta, il suo ricordo deve essere coltivato, e per queste ragioni vogliamo segnalare il film, davvero intenso e rigoroso, realizzato dal regista Marco Amenta, con la collaborazione della produttrice Tilde Corsi, della regione Sicilia, di Rai Cinema, dell’istituto Luce.
Il film è stato presentato nella sala dell’Auditorium di Roma, alla presenza di centinaia e centinaia di studenti che hanno salutato la fine con un applauso commosso e prolungato
Tra qualche settimana ”La siciliana ribelle” uscirà nelle sale, ma sarebbe davvero utile che la Rai decidesse di programmare questa opera in prima serata per consentire a milioni di cittadini di poter conoscere questa straordinaria storia e la biografia di una persona onesta che non ha voluto piegare la testa di fronte ai mafiosi.
Qualche mese fa l’attuale presidente del consiglio ritenne di tessere il pubblico elogio del mafioso Mangano,per fortuna esistono ancora tanti italiani che continuano a preferire i Borsellino, i Falcone, le Rita Atria. Grazie davvero a quanti ci hanno regalato una vera e propria lezione di educazione civica. Siamo sicuri che saranno tanti gli studenti e gli insegnati che chiederanno di poter vedere e di poter discutere un film come questo.
Giuseppe Giulietti
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