29.11.08 – Il signor Villari e il suo partito

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“Ma lei che cosa fa qui?” chiede il cronista tv al Senatore Villari che sta entrando nella sede della commissione parlamentare di Vigilanza Rai. “Io? Io presiedo”, ha risposto Villari, fiero uomo di sinistra votato dalla destra, appena espulso dal suo partito. E “più che mai di sinistra”.

Sappiamo poco di Riccardi Villari. E’ un medico di buona fama che però non fa il medico. Un politico di varia carriera, che ha fatto scalo a diversi porti prima di essere agganciato dal Pd. Una persona incline alla fiducia estrema in se stesso.

Tutti sanno come si formano le liste elettorali con la legge “porcata” accuratamente disegnata a beneficio della democrazia italiana dal leghista Calderoli: Non c’è una folla di elettori che ti individua , ti riconosce e ti sceglie. C’è una segretaria di partito che esce a fare shopping di talenti e torna col suo bottino da presentare agli elettori.

Per il cittadino la bella alternativa democratica è prendere o lasciare. Come ricorderete non stiamo parlando di ogni singolo nome ma di tutta la lista.

Sei napoletano, hai una coscienza di sinistra, un’ansia di cancellare il brutto passato di Berlusconi? Sei impegnato in una campagna elettorale da cui ti aspetti un paese nuovo o almeno un paese di cui non vergognarsi? Se sei tutte queste cose probabilmente, dubbi o non dubbi, voti Partito Democratico. E ti porti a casa, con gli onori del seggio senatoriale, Riccardo Villari.

Ora Villari sarà anche poco noto, ma non è un mistero. Ha sempre dimostrato di fare, di volta in volta, la cosa giusta per se stesso, compreso il sostare, in momenti diversi, in partiti diversi. Adesso Berlusconi chiama e, santo cielo, pochi in Italia direbbero di no. Villari non nega o cancella alcuna identità o reputazione.

E’ il Pd che ha scelto lui, non lui il Pd. Lui ha sempre abbandonato i gruppi risultati di volta in volta sconvenienti. Dunque non c’è una faccia da perdere. Berlusconi gradisce e Villari annuisce.

Il vero mistero è il Pd. Pensate, tutto ciò è già accaduto nel mondo, nel paese e nel gruppo parlamentare del Pd al Senato, nella scorsa legislatura, con il Senatore De Gregorio.

O il candore dei compilatori di liste del Pd è troppo superiore ai veri eventi della vita. O il buon senso e l’attenzione alle qualità umana e morali che dovrebbero essere cercata per i candidati di un partito rispettabile è troppo al di sotto. Urge risposta.

Furio Colombo



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