30 giugno 2008 – Furio Colombo: Militarizzare tutto!
di Furio Colombo
Un precedente importante c’è già: il bollettino meteorologico che informa tutti gli italiani su sole e la pioggia è “a cura dell’Aeronautica Militare”. Si potrebbe estendere la preziosa collaborazione di militari alla nostra vita civile così inadeguata, ai bollettini di Isoradio sul traffico, magari affidandoli a reparti di Genieri, che potrebbero presidiare anche i caselli, dove i leghisti sono spesso vessati dalla richiesta di versare un obolo a Roma Ladrona, se vogliono passare, ciò che viola evidentemente il giuramento padano pronunciato a Pontida con Bossi.
Poi viene, e darebbe ottimi frutti, la militarizzazione degli ospedali. Finalmente autorevoli ufficiali deciderebbero su chi deve o non deve avere la precedenza e su come evitare le troppe spese per l’ospedalizzazione degli zingari e immigrati. Infatti se la militarizzazione è necessaria, come ci ha spiegato il Presidente del consiglio, per l’emergenza (immondizia) chi oserebbe dire che non è necessaria per l’emergenza ( reparto emergenza) negli ospedali? Inoltre in ogni Pronto Soccorso potrebbe funzionare una brigata Ratzinger ( immagino militari che spontaneamente si offrono, come è accaduto per i medici, perché improvvisamente illuminati dalla “obiezione di coscienza”) che si prende cura con la dovuta fermezza delle ragazze che, sfuggite al controllo della famiglia, cercano la “pillola del giorno dopo”.
Quanto alle scuole, dopo aver ascoltato la motivata denuncia di Rutelli, che ci ha spiegato che, come la bomba atomica, lo spinello è oggi ottanta volte più potente che nel festoso 1968, e dopo aver constatato la evidente inadeguatezza di insegnanti che potrebbero persino agitare gli studenti con storie della Resistenza (invece di lettura obbligatorie dei testi chiarificatori di Giampaolo Pansa) è evidente la necessità di pattugliarle fuori (bastano tre militari in pattuglia congiunta delle tre armi per ogni corridoio) e la sostituzione degli incapaci bidelli con piantoni e ufficiali di picchietto). E pattugliare dentro (dentro le classe), in modo da proteggere i nostri ragazzi dagli insegnanti eversivi.
Qui però si pone il problema annunciato con fermezza dal numero uno del Governo italiano, che, come dimostra Bruno Vespa nei suoi scritti, “ha sempre ragione”: tutti i giudici sono eversivi. Deliberatamente trascurano il popolo per imbastire sempre nuovi processi ai Primo Ministro (pura persecuzione politica ma anche incapacità di capire l’avventurosa creatività di Berlusconi imprenditore). Può essere utile una circostanza venuta alla luce nelle ultime settimane: i giudici militari sono disoccupati. Ecco l’occasione d’oro che la Repubblica stava aspettando: sovrapporre i tribunali militari, che non hanno cause, ai tribunali civili, che ne hanno troppe. Molti fra deputati alla Camera e Senatori al Senato, tutti del Popolo della Libertà e alcuni con qualche fastidiosa pendenza penale, sono pronti a votare il decreto.
Direte: dove mettere questi militari, nei tribunali italiani già troppo affollati? La risposta c’è: in tutte le sedi di una associazione particolarmente pericolosa per il Primo Ministro e dunque per l’Italia, detta “Magistratura democratica”.
Urge l’occupazione e la riconversione a fini di utilità comuni di quei centri di complotto.
LA FRASE DEL GIORNO
“Berlusconi esagera un tantino perché rischia di andare in Galera”.
Umberto Bossi, Tg1, 22 giugno
LA FRASE DEL GIORNO/2
“Il Cavaliere attacca i giudici del suo Paese perché ha troppi processi”.
El Pais, editoriale, 20 giugno
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