30 giugno 2008 – Giuseppe Giulietti: L’ipocrisia di chi si sdegna per le parole ma non per i fatti
di Giuseppe Giulietti
Antonio Di Pietro ha definito Berlusconi un “magnaccia”. L’espressione non ci ha riempito di gioia, anzi, per essere franchi, non ci è piaciuta. Non ci sono piaciute affatto, tuttavia, neanche le repliche alle sue parole. Lasciamo perdere quei gentiluomini della destra che hanno parlato di: “linguaggio da trivio e da osteria…”. Questi signori sono gli stessi che hanno battuto le mani o hanno sghignazzato di gusto quando Bossi e soci hanno definito il tricolore uno straccio buono per pulirsi il c…. Non sono mancati, purtroppo, neanche i “carini”, per rubare l’espressione a Sabina Guzzanti, della sinistra moderata e radicale che hanno trovato il modo di manifestare il loro amore. Eppure sarebbe bastato tanto poco, avrebbero potuto cavarsela così: “…le espressioni usate da Di Pietro non ci sono piaciute, ma ci piace ancora meno l’ipocrita sdegno della destra. Di Pietro ha forse usato parole “violente e volgari”, quelli che lo vorrebbero linciare hanno invece, proprio in queste ore, compiuto “azioni violente e volgari”, strappando la Costituzione, tentando di imbavagliare giudici e giornalisti, aizzando le ronde contro i deboli…”. O no?
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