30.09.08 – Il dolo Mangano

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Il presidente BERLUSCONI ha annunciato che sta per stufarsi, se e quando i giudici della corte costituzionale dovessero permettersi di non dare il via libera al dolo Alfano sarà lui medesimo a regolare i conti con tutti i magistrati italiani. Queste parole tipiche di un politico moderato venivano pronunciate mentre alcuni soci del presidente imprecavano contro Leoluca Orlando che in una intervista aveva tracciato un parallelo tra l’Italia e l’Argentina. Per la verità neppure nell’Argentina degli anni passati e neppure nella Russia di Putin si era arrivati a minacciare in modo così diretto la suprema corte. Dopo il dolo Alfano potremmo così avere un nuovo dolo con il quale ciascun imputato potrebbe non solo ricusare il suo giudice ma anche indicare un giudice di suo gradimento, magari sceglierlo tra i suoi avvocati difensori, meglio ancora se lo avrà fatto eleggere prima in Parlamento. Questo nuovo dolo potrebbe essere simbolicamente dedicato a Mangano lo stalliere mafioso al quale, per ragioni a noi ignote ma a lui ben note, il medesimo Berlusconi dedicò un commosso pensiero durante l’ultima campagna elettorale.
Il dolo Mangano potrebbe rappresentare il giusto tributo allo spirito dei tempi.

Giuseppe Giulietti



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