4 agosto 2008 – Giuseppe Giulietti: Rai, il partito del conflitto d’interessi allunga la lista dei proscritti
di Giuseppe Giulietti
Qualche mese fa il sottosegretario Romani, uomo di fiducia di Berlusconi, in una intervista aveva indicato i giornalisti, gli autori e i comici "sgraditi" al partito del conflitto d’interessi.
Qualche settimana fa il sottosegretario Romani, insieme all’amico Cicchetto, aveva pronunciato un solenne anatema contro l’Italia dei Valori e contro l’ipotesi che Leoluca Orlando potesse diventare presidente della commissione parlamentare di vigilanza.
Qualche giorno fa il sottosegretario Romani, per completare l’elenco aveva pre-licenziato anche il direttore generale della Rai Cappon, che aveva osato mettere in discussione l’operato di Agostino Saccà, già direttore generale all’epoca dell’editto bulgaro.
L’elenco dei proscritti si è completato in queste ore, con una nuova intervista di Paolo Romani, nella quale, sia pure a malincuore, si è visto costretto a licenziare anche Claudio Petruccioli, anche lui accusato di non aver piegato il capo di fronte ad Agostino Saccà.
Quanto sta accadendo dovrebbe far capire che il governo in carica, almeno in materia di assetto dei media, non fa distinzione alcuna tra moderati e radicali, tra liberali e socialisti, tra credenti e non credenti. Non andava bene Leoluca Orlando e adesso non va bene Claudio Petruccioli.
Di volta in volta non va bene chiunque sia pure timidamente, si permetta di mettere in discussione gli interessi consolidati, quelli palesi e soprattutto quelli occulti.
Ci auguriamo che i dirigenti delle attuali opposizioni, almeno su questa materia, vogliano raggiungere un intesa ed evitare così di dover chiedere a Berlusconi e a Romani, a Cicchitto e a Gasparri, un’elenco dei possibili presidenti di assoluto gradimento di “lor signori” come avrebbe scritto in altre epoche l’indimenticabile Fortebraccio.
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