4.02.2009 – Lo sbarramento farà crescere l’astensionismo

Voteremo no alla nuova legge elettorale per le elezioni europee perché il contesto ci appare peggiore del testo. Più o meno con queste parole su questo blog, a nome della associazione Articolo21, le ragioni di un dissenso dal voto quasi unanime con il quale il Parlamento ha sancito l’introduzione di una soglia di sbarramento al 4%.

Quanto è accaduto in aula non solo ha confermato, ma anzi ha rafforzato questa convinzione, un tema così delicato è stato liquidato in meno di due ore di discussione generale, votazione degli emendamenti inclusi.

L’accordo raggiunto era blindato, non modificabile, una sola virgola in più o in meno avrebbe determinato il crollo del castello.

Le opposizioni tutte hanno ritenuto di aver concluso un buon affare.
Per quanto ci riguarda continuiamo a pensare che questa legge favorirà invece la crescita dell’astensionismo, e produrrà una ulteriore riduzione della dialettica politica e sociale.

Tra le tante argomentazioni ascoltate ci ha particolarmente colpito, si fa per dire, il continuo riferimento ai modelli europei, alla necessità di moralizzare la vita politica e di mettere fine alla frammentazione dando un colpo ai costi della politica.

Vogliamo prendere sul serio i nostri interlocutori e proporre loro di concordare e di approvare in meno di due ore una nuova legge sulla nomina del consiglio di amministrazione della Rai. Per adeguarci all’Europa, moralizzare la vita pubblica e ridurre i costi si potrebbe tagliare il numero dei consiglieri ed eliminare governi e partiti dalla gestione diretta della azienda e delle successive nomine.

Un parlamento che ha approvato in due ore una nuova legge elettorale non dovrebbe aver difficoltà a fare altrettanto con una mini leggina che riguarderebbe una sola azienda italiana.

Restiamo in attesa, forse per l’ eternità, di una gentile risposta da uno dei tanti che hanno votato con piglio garibaldino e senza incertezza alcuna la nuova legge elettorale.

Giuseppe Giulietti

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