6 luglio 2008 – Furio Colombo: “Quel che conta è battersi adesso”. L’appello di Vittorio Foa in difesa dello stato di diritto
di Furio Colombo
“Tornare al vecchio movimentismo?”
“No, non è questione di movimento, o del suo contrario. Sono scelte che dipendono dai momenti storici. E quel che conta è battersi adesso, in questo momento. Tenendo conto che nel nostro Paese c’è una destra profonda, che viene da lontano…”
Vittorio Foa (intervista a Bruno Gravagnuolo, l’Unità, 6 luglio)
Sono le parole di uno dei padri dell’Italia libera, e ha voluto dirle alla vigilia dell’8 luglio. Sentite:
“Sono stato deputato alla Costituente. Ho votato la Costituzione repubblicana. Molti anni sono passati. Ma sono rimasto incrollabilmente fedele al principio “La legge è uguale per tutti”. Lodo Alfano e norma blocca processi: “E’ indispensabile subito una battaglia in difesa della stato di diritto. Non voglio prendere posizione su sinistra girotondina e sinistra di governo. L’importante è che la sinistra non si divida e tenga duro sull’uguaglianza e la parità dei diritti in Italia. Decisivo è mantenere volontà di lotta su principi, per tenere aperta la questione e sveglie le coscienze”.
Infatti la sera dell’8 luglio (ore 18) in Piazza Navona, ci saranno solo queste scritte:
“La legge è uguale per tutti”. (La frase scritta in tutti i tribunali).
“Tutti i cittadini sono uguali davanti alle legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. (Art.3, comma 1 della Costituzione italiana).
“Il governo non potrà mai censurare la libertà di stampa, affinché la stampa sia libera di censurare il governo”. (Corte Suprema degli Stati Uniti, sentenza del 1972).
…
Questi sono i principi e le ragioni che porteranno l’8 luglio tanti cittadini italiani e il popolo dei Rom a dire NO a Berlusconi, ai suoi ministri, alla vergogna delle impronte digitali ai bambini Rom.
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