8.12.08 – La questione umorale
Il sindaco di Firenze Domenici è andato a incatenarsi di fronte alla remota sede del gruppo editoriale Republica Espresso di Roma. Poiché quella sede è lungo la vasta via Cristoforo Colombo, una specie di autostrada che porta all’Eur, grande traffico di automezzi, nessun passante sui controviali, è un miracolo che il sindaco Domenici (giovane, per fortuna) non sia morto per freddo.
Evidentemente si sono fatti carico di lui quegli stessi giornalisti (unici passanti) che Domenici accusa di averlo denigrato in una inchiesta su “sinistra e questione morale” (ovvero: troppi indagati a sinistra) nell’ultimo numero de l’”Espresso”.
Domenici, che nell’inchiesta giornalistica non era accusato di nulla, deve averlo fatto per proclamare in modo clamoroso “Uno onesto c’è. Eccomi qua, sono io”.
Il sindaco ha sbagliato il luogo, tanto che gli stessi giornalisti di Espresso-Repubblica non solo lo hanno salvato dal freddo ma hanno anche provveduto a dare la notizia (in Via Cristoforo Colombo non passa un giornalista del “Corriere” a pagarlo a peso d’oro).
Ma anche ha sbagliato evento. Il sindaco autorevole e onesto di una città importante nel mondo come Firenze, convoca subito una conferenza stampa per dire non tanto, non solo che lui non c’entra nulla (e infatti nessuno lo ha accusato). Ma per annunciare che non appena l’inchiesta avrà confermato le accuse contro alcuni assessori, la città si costituirà parte civile per il grave danno materiale e morale inferto a una città come Firenze.
Il sindaco ha sbagliato crociata, e si è precipitato nella scena sbagliata. La sua missione non era dire “Però io sono onesto”. Ma “Tutti noi, salvo coloro che saranno inchiodati dalle accuse, sono onesti. Noi, e tutti i cittadini che ci hanno eletto e che difenderemo, insieme ai giudici, dai disonesti”.
Purtroppo ha prevalso l’offesa per accusa presunta e per fortuna non vera.
HA PREVALSO LA QUESTIONE UMORALE SULLA QUESTIONE MORALE.
Furio Colombo
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