Addio a Giulio Girardi, il ricordo di “Noi Siamo Chiesa”
Noi Siamo Chiesa
Il fratello e amico carissimo Giulio Girardi ci ha lasciati questa mattina dopo sei anni di una grave malattia che lo aveva lasciato cosciente ma non più in grado di dare il suo contributo prezioso alla riflessione sul Vangelo e sulla società.
Perito al Concilio, Girardi è stato negli, ultimi cinquanta anni, il maggiore pensatore e teologo che in Italia si è confrontato col marxismo e con la modernità, interloquendo contemporaneamente coi movimenti di base.
La sua ampia riflessione dovrà essere ripresa e rilanciata perché sempre capace di indicare percorsi a quanti nelle Chiese e nella società, qui e ovunque nel mondo, sono impegnati a liberare la fede nell’Evangelo dalle vecchie religioni e l’uomo da ogni dominio spirituale, ideologico o materiale.
Della sua figura e della sua azione vogliamo ora ricordare tre aspetti: la sua promozione del Movimento dei Cristiani per il socialismo negli anni ’70 del secolo scorso; il suo impegno nel 1992 perché la politica e la storiografia parlassero di “invasione dell’America” e non di “scoperta dell’America” a 500 anni dallo sbarco di Cristoforo Colombo; l’impegno a fianco della prima rivoluzione sandinista, insieme al suo contributo alla teologia della Liberazione e alla valorizzazione della cultura e della spiritualità dei popoli indigeni.
Nel 1977, dopo lunghi conflitti, fu sospeso dall’ordine clericale. Fu un fatto molto grave che, insieme a casi analoghi, indicò la strada che le gerarchie ecclesiastiche si accingevano a prendere nella direzione del progressivo abbandono del genuino “spirito del Concilio”.
Giulio Girardi apparteneva dall’inizio al movimento “Noi Siamo Chiesa”, di cui è stato uno degli ispiratori principali.
(27 febbraio 2012)
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