Allarme sociale
Da caimano ad agnellino?
Ma chi fu così cretino
da fidarsi del premier,
di quel Berlusconi che
ha mentito sempre a tutti,
biondi, bruni, belli, brutti,
agli uomini, alle donne,
che passò le notti insonne
per fregare tutti noi
e per farsi i fatti suoi?
Ma chi fu così imbecille
da scordarsi delle mille
volte e più che il Cavaliere
ha infilato nel sedere
un ombrello agli italian,
come ben disegna Altan?
Ma chi disse: “Se po’ fa’…”
e ora grida l’altolà,
quando i buoi sono scappati
ed abbiam per via i soldati?
Lasciam perdere i messia,
perché la democrazia
è una cosa seria assai
e se la perdiam son guai.
Ma vediamo com’è andata
l’ultima berlusconata.
La magistratura rossa
dice che l’ha fatta grossa:
corruzion di testimoni.
Non capisce Berlusconi
che è una cosa che non va
ed un premier non la fa.
Mills ha scritto al consulente:
“Feci per il presidente
tricky corners, dei trucchetti
e quei soldi benedetti,
dollari seicentomila,
così almen l’accusa stila,
mi arrivarono sul conto.
Feci solo il finto tonto
per tenerlo fuor dai guai.
Falso testimone? Mai!
Fui soltanto reticente,
l’ho protetto solamente
con la mia riservatezza.”
Disse Sua Colpevolezza,
come sempre fanfarone:
“Sol per beatificazione
accettar posso un processo…
Nessun crimine ho commesso,
sono puro ed innocente.
Corruzione? Stecche? Niente!”
Ma il processo piano piano
andò avanti ed a Milano
quasi è tempo di sentenza.
Interviene Sua Innocenza
sul decreto sicurezza
che da sempre è una schifezza,
ma con un emendamento
si trasforma in un momento
in un atto di eversione
contro la Costituzione.
“Il social allarme è tale
che da oggi in tribunale,
per almen dodici mesi,
i processi son sospesi
se riguardano imputati
di delitti consumati
prima di sei anni fa
e con pena che sarà
di dieci anni od inferiore.”
Stop a chi fa il corruttore,
a chi scippa le vecchine,
a chi in casa fa rapine…
E il social allarme? Beh,
non si applica a un premier!
Per spiegar le sue ragioni
scrive Silvio Berlusconi
al lacché testé inviato
a presiedere il Senato:
“Questo saggio emendamento
darà tempo al Parlamento
di studiare con successo
come far spiccio un processo…”
Ed aggiunge, con coraggio:
“Sull’emendamento saggio
i legal dicono che
può sembrar che serva a me,
al processo fantasioso
che un pm scandaloso
per il credo comunista
contro un santo ha messo in pista,
per politiche ragioni:
fermar Silvio Berlusconi.
Ma la cosa non è vera:
io non rischio la galera,
perciò a me non servirà,
ma alla collettività!”
Il potere esecutivo
userà il legislativo
per fermare il giudiziario.
Il momento è straordinario:
i soldati son per via,
mentre la democrazia
sta battendo in ritirata.
Berlusconi ha già studiata
la sua mossa successiva:
non appena il lodo arriva,
osannato dalle folle,
salirà sull’alto Colle,
con la nostra libertà.
Su, gridiam: “Nun se’ po’ fa’!”
(18 giugno 2008)
MicroMega rimane a disposizione dei titolari di copyright che non fosse riuscita a raggiungere.