Apertura di dialogo

Buongiorno presidente ma anche buona sera. Apriamo un dialogo ma anche pacato?
Buon giorno a lei presidentombra. Su cosa vorrebbe aprirlo se mi consente?
Sulle regole del gioco ma anche sul gioco delle regole. Se lei concorda io convergerei pacatamente, con grande serenità, per il bene del paese ma anche della città.
Sono d’accordo presidentombra. Però se mi consente, si cambiano le regole del gioco ma non la prima, la superregola, la madre di tutte le regole: chi vince ne cambia di più.
Yes, we care, ma anche we can perché voglio soprattutto dialogare. Allora cominciamo dalla seconda?
No la seconda no, se mi consente, non si cambia. Ci tengo troppo. La seconda dice che le barzellette le racconto io, e chi le ascolta deve ridere. E’ sempre stato così. Una tradizione radicata nel territorio e dintorni. A proposito, la sa l’ultima?
No, ma mi fa ridere con pacata fermezza.
Mi consenta, presidentombra, ma perché ride se non l’ho ancora detta?
Per dimostrarle che collaboro ma anche convergo, senza ostilità preconcetta.
Bravo, così deve essere un presidentombra .
Grazie, ma anche le sono grato. Mettiamoci d’accordo per cambiare le regole del gioco dalla terza in giù. Una la cambia lei ma anche, almeno ogni tanto, una la cambio io.
Quale terza, presidentombra? Non ci sono altre regole del gioco dopo quella delle barzellette. A proposito, la sa la barzelletta che ha vinto il campionato italiano delle barzellette? Aspetti a ridere tanto è cortissima. Eccola: c’era un presidentombra che voleva dialogare con me per cambiare le regole del gioco.

Non ride? Perché non ride? Eppure è finita. Mi consenta, non sarà mica comunista?

(19 maggio 2008)

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