Appello al governo: tutto l’8 per mille statale alla ricostruzione post-sisma
L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) ha scritto al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per sollecitare il governo a destinare le risorse dell’8 per mille statale alla ricostruzione delle zone dell’Italia centrale colpite dal sisma nei mesi scorsi.
È di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione di un emendamento al “decreto terremoto” che prevede che tutta la quota statale dell’8 per mille destinata ai beni culturali – da quest’anno fino al 2026 – sarà destinata esclusivamente al recupero dei beni culturali colpiti dal sisma nel centro Italia.
Una buona notizia? Secondo l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) si potrebbe fare molto di più e molto meglio. Per questo l’associazione ha scritto al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al fine di sollecitare il governo a destinare tutte le risorse dell’8 per mille statale alla ricostruzione delle zone dell’Italia centrale colpite dal sisma nei mesi scorsi. Ma secondo il principio “prima le case e poi le chiese”.
Per i luoghi di culto, sottolinea l’Uaar, c’è già l’8 per mille alle confessioni religiose, grazie al quale la Chiesa cattolica si aggiudica ogni anno circa un miliardo di euro. Nonostante le firme a suo favore siano solo il 37% del totale incassa infatti l’80% dei fondi in virtù del meccanismo di ripartizione in base a cui le quote non espresse – quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi – sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute. Un meccanismo criticato a più riprese dalla Corte dei Conti.
«Abbiamo deciso di riprendere un motto che risale al terremoto del Friuli (“Prima le fabbriche, poi le case, poi le chiese”) – spiega Roberto Grendene, responsabile Campagne Uaar – perché è forse anche grazie a quel principio guida che quella del Friuli è stata l’unica ricostruzione post-sisma pienamente riuscita nel nostro paese. È una questione di priorità», prosegue: «Non neghiamo che ci possano essere anche diverse chiese monumentali che meritano un intervento. Ma prima pensiamo a far tornare nelle loro case, alla loro vita, le persone che hanno perso tutto».
L’iniziativa si inserisce all’interno dell’edizione 2017 della campagna Occhio per mille, che l’Uaar porta avanti da anni allo scopo di aiutare i contribuenti a effettuare una scelta informata e consapevole per la destinazione dell’8 per mille.
Per sostenerla si può sottoscrivere l’appello al governo sul portale change.org: go.uaar.it/primalecasepoilechiese
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Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Paolo Gentiloni
Palazzo Chigi
Roma, 28 marzo 2017
Oggetto: destinazione del gettito di competenza statale dell’Otto per Mille IRPEF
Egregio Presidente,
anche quest’anno i contribuenti italiani stanno per essere chiamati a indicare come destinare l’Otto per Mille del gettito Irpef e troveranno tra le opzioni a loro disposizione anche quella in favore dello Stato.
I rilievi della Corte dei conti sulla pluriennale gestione dell’Otto per Mille di competenza statale sono estremamente gravi (Deliberazione 23 dicembre 2016, n. 16/2016/G). Ne riportiamo di seguito un estratto.
In violazione dei principi di buon andamento, efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione, lo Stato continua a mostrare disinteresse per la quota di propria competenza. […] Risulta, pertanto, frustrato l’intento di fornire una valida alternativa ai cittadini che, non volendo finanziare una confessione, aspirino, comunque, a destinare una parte dell’imposta sul reddito a finalità sociali ed umanitarie. Infatti, nonostante le sollecitazioni della Corte, è continuata l’assenza di iniziative promozionali, da parte dello Stato, circa le proprie attività, risultando l’unico competitore che non sensibilizza l’opinione pubblica sulle proprie realizzazioni. La mancanza di informazione e di campagne promozionali, a fronte di una vivace attività delle confessioni finalizzata ad aumentare le proprie quote, ha contribuito a produrre la marginalizzazione dell’iniziativa pubblica e compromesso la possibilità di ottenere maggiori introiti. […] Contrariamente all’impegno manifestato lo scorso anno, la stessa Presidenza del Consiglio ha confermato, nell’adunanza del 30 novembre 2016, quanto già comunicato con una memoria scritta, e cioè, che, ancora una volta, anche per l’anno in corso, “non si è ritenuto opportuno promuovere specifiche campagne pubblicitarie di tipo diffuso sui media, mirate a sensibilizzare la scelta del contribuente a favore dello Stato, in analogia con quanto pongono in essere le confessioni.”
Rileviamo da un lato che l’impiego del gettito dell’Otto per Mille di competenza statale prevede, come recita la legge 222/1985, «interventi straordinari per calamità naturali» e «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica». E, dall’altro, la presenza di tanti concittadini del Centro Italia in estrema difficoltà a causa dei fenomeni sismici che hanno avuto inizio nell’agosto dello scorso anno.
Di fronte a questa ennesima emergenza l’Uaar Le scrive per invitarla a rivedere la politica del governo in tema di utilizzo dell’Otto per Mille di competenza statale, dando la possibilità di compiere un gesto umanitario ai contribuenti alle prese con la dichiarazione dei redditi e portando un doveroso aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto utilizzando una previsione normativa specifica per far fronte alle calamità naturali.
È indispensabile, a nostro avviso, destinare l’Otto per Mille a gestione statale alla ricostruzione con criteri antisismici di abitazioni, scuole, ospedali, asili nido, biblioteche, università, strutture produttive, strade e ferrovie delle regioni colpite dal sisma. Non luoghi di culto, per i quali c’è già l’Otto per Mille alle Chiese. Il governo può spostare fondi cospicui e può dare la possibilità ai contribuenti di aiutare i connazionali in difficoltà: sarebbe delittuoso non farlo.
In tale occasione ci permettiamo però di chiederLe anche un impegno di più alto valore civile, una vera e propria svolta: vale a dire che lo Stato, per la prima volta dall’esistenza del meccanismo dell’8 per mille, lanci una campagna pubblicitaria a proprio favore.
Se accogliesse entrambe le nostre sollecitazioni, molti contribuenti, sapendo di poter dare un aiuto concreto alla ricostruzione di una regione martoriata dal terremoto, sceglierebbero di firmare per lo Stato. E in tal modo si attiverebbe tra l’altro una leva economica veramente consistente.
L’utilizzo razionale delle risorse a disposizione può effettivamente consentire di creare una società migliore e il nostro appello intende indicare una strada realmente percorribile. Auspichiamo che sia Lei che il Governo di cui fa parte lo vogliate accogliere.
Cordiali saluti
Stefano Incani
Segretario nazionale UAAR
(29 marzo 2017)
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