Arrestato il capo della Chiesa Pastafariana russa

Emanuela Marmo



Il capo della Chiesa russa del Prodigioso Spaghetto Volante, Mikhail Iosilevich, era noto alla comunità pastafariana internazionale per aver lottato – e vinto – per il diritto di indossare il sacro scolapasta sul documento di identità. È stato arrestato con l’accusa di lavorare per Open Russia, un gruppo di opposizione democratica che nel 2017 è stato dichiarato fuorilegge dal Procuratore Generale della Federazione Russa, insieme a molte altre organizzazioni “indesiderabili”.

Mikhail è indagato per aver tenuto, presso la sede della Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante, conferenze destinate a osservatori elettorali indipendenti. Alcune delle persone che hanno presenziato tali attività sono state poste sotto indagine dello Stato e, pertanto, hanno subito interrogatori e perquisizioni. Tra di queste, c’era anche una giornalista e attivista, Irina Slavina.

Irina Slavina era capo-redattrice di un piccolo sito di notizie, Koza Press, contrassegnato dal motto “notizie e analisi” e “nessuna censura”. L’anno scorso era stata multata per aver pubblicato articoli accusati di “mancanza di rispetto alle autorità”. È morta dopo essersi data fuoco davanti alla sede del ministero degli Interni nella città di Nizhniy Novgorod. Il video della protesta suicidaria è circolato in rete. Su Facebook aveva scritto: «Vi chiedo di incolpare la Federazione Russa per la mia morte». Un portavoce della commissione investigativa ha ribadito che Slavina era considerata solo un testimone, «né un sospettato, né un accusato, nelle indagini sul procedimento penale». Ma prima di darsi fuoco, Slavina ha dichiarato che la polizia aveva perquisito il suo appartamento alla ricerca di materiali relativi al gruppo pro-democrazia Open Russia e che aveva sequestrato le unità di memoria esterna, il suo laptop e il laptop di sua figlia, nonché i telefoni di sua proprietà e di suo marito. Il comitato investigativo russo ha confermato che Irina Slavina, che ha lasciato marito e figlia, è morta, ma nega che tra la protesta e la perquisizione ci sia un nesso. All’annuncio del decesso, però, il sito web Koza Press è stato disattivato.

Il procedimento penale di cui si sta occupando la commissione investigativa riguarda proprio Mikhail Iosilevich, che ha permesso a vari gruppi di opposizione di usare la Chiesa del Prodigioso Spaghetto volante come luogo di incontro. In realtà sembrerebbe che l’obiettivo delle autorità sia stanare l’organizzazione Open Russia.

Natalia Gryaznevich è l’assistente del fondatore di Open Russia, Mikhail Khodorkovsky, e ha dichiarato alla BBC che Open Russia aveva effettivamente preso parte all’incontro “Persone libere” che si è svolto nella Chiesa di Mikhail Iosilevich nell’aprile 2019, a Nizhny Novgorod. A questo incontro Irina Slavina aveva partecipato come giornalista, ma né Iosilevich né la stessa Slavina facevano parte di Open Russia.

Natalia Gryaznevich ci informa anche che Slavina è stata multata di 5.000 rubli (50 sterline) a causa della sua partecipazione all’evento. Recentemente sono entrate in vigore in Russia una serie di leggi più severe sui media e su Internet, che lasciano temere che possano essere utilizzate dal governo per mettere a tacere i suoi oppositori. Secondo la signora Gryaznevich, le autorità hanno agito come se reputassero l’evento avvenuto nell’aprile 2019 un collegamento operativo a una “organizzazione indesiderabile”. Il Cremlino, a proposito delle leggi menzionate, ha dichiarato che si tratta di misure necessarie per migliorare la sicurezza informatica.


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Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nell’ufficio della Chiesa dello Spaghetto Volante, fondata da Iosilevich perché ospiterebbe regolarmente riunioni a porte chiuse dei funzionari di “Open Russia“, incontri in cui erano presenti la coordinatrice dei media “Koza Press” Irina Murakhtaeva, il vice presidente della sezione regionale del partito Yabloko Alexei Sadomovsky, il funzionario di “Open Russia” Yuri Shaposhnikov, i membri del “Partito Libertario della Russia” Borodin e Volkov, capo dei media “MBH Media. Volga”, Dmitry Silivonchik, funzionario della sede regionale di Navalny Tregubov.

Le forze dell’ordine hanno trovato un passaporto di cittadinanza israeliana appartenente ad Iosilevich e questi non avrebbe mai notificato al servizio di immigrazione l’ottenimento di una seconda cittadinanza, 120mila dollari e questi è registrato come disoccupato), “Il Libro Sacro del Prodigioso Spaghetto Volante” nella versione tradotta in russo del “Gospel of the Flying Spaghetti Monster” di Bobby Henderson, 4 telefoni cellulari, 2 dischi rigidi e 2 flash drive, una pistola traumatica (secondo i dati preliminari, l’uomo non possiede la licenza per averla) e un microfono camuffato da unità flash USB.

Organi di stampa internazionali hanno seguito la vicenda, ne ha trattato anche la BBC.

Mikhail Iosilevich chiede solidarietà a tutta la comunità pastafariana e le domanda di porre all’attenzione dei media la sua vicenda, reputandosi perseguitato per le sue idee politiche e per le sue attività in favore della democrazia.
(16 ottobre 2020)




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