Basta violenze a Piazza Taksim. Lettera aperta all’Ambasciatore della Turchia

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Ambasciatore Hakkı Akil,

come cittadini Italiani amici della Turchia siamo rimasti profondamente colpiti dalla brutale repressione che il suo Governo ha posto in essere contro i dimostranti di Piazza Taksim.

La difesa del Gezi Parki è diventata il simbolo dei cittadini che vedono erodere ogni giorno il valore fondativo della laicità dello Stato Turco, a causa di una legislazione sempre più soggetta a restrizioni religiose.
L’interferenza della religione – di alcuni – sulle leggi – per tutti – ha sempre provocato ingiustizie e regresso sociale ed infatti è stata da tempo superata negli stati con democrazie più avanzate

Anche in Italia la laicità dello Stato è molto incerta e tanti cittadini – credenti e non credenti – si battono insieme perché questo tema si affermi pienamente, come principio di rispetto ed eguaglianza verso i credenti di tutte le religioni, in regime di assoluta parità con chi si dichiara ateo.

Ambasciatore Hakkı Akil,
nell’esprimere pena solidarietà ai dimostranti così duramente e ingiustamente perseguitati e feriti, le chiediamo di riferire al suo Governo la profonda preoccupazione di molte cittadine e cittadini Italiani per l’indebolimento nella Turchia del valore della laicità, che è stato uno degli elementi più importanti per creare un clima di progressiva fiducia tra Turchia ed Europa, e che oggi rischia di subire una brusca battuta d’arresto.

Con amicizia e impegno democratico

Massimo Marnetto

(3 giugno 2013)



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