Biotestamento, 3 su 4 per la libera scelta

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Anche tra i cattolici il 55% dice sì alla possibilità di fermare le cure e il 47% alla scelta di interrompere nutrizione e idratazione

di Renato Mannheimer, Corriere della Sera, 1 aprile 2009

La vicenda di Eluana Englaro ha fortemente coinvolto gli italiani. E li ha portati a prestare molta maggiore attenzione che in passato alla questione del testamento biologico. Tanto che oggi il 51% della popolazione dichiara di «sapere di cosa si tratta». Con un incremento di ben il 22% rispetto a due anni fa, quando, in un analogo sondaggio, solo il 29% aveva affermato di essere al corrente del significato di testamento biologico. A costoro va affiancato quel 41% che riporta, comunque, di averne almeno «sentito parlare». La diffusa consapevolezza della materia, nonostante la sua intrinseca complessità, è poi confermata dal fatto che, nel momento in cui all’ intervistato vengono sottoposte varie definizioni di testamento biologico di cui solo una esatta, oltre il 70% è in grado di individuare correttamente di cosa si tratta. Gli italiani risultano dunque adeguatamente informati della questione. Ma cosa ne pensano? La maggioranza assoluta (60%) ritiene che sia necessaria una regolamentazione legislativa. Solo il 5% si dichiara contrario al varo di una legge: tra costoro si rileva una presenza più accentuata di cattolici praticanti. Ma una legge con quali contenuti? Tre italiani su quattro auspicano la possibilità di richiedere liberamente, nel testamento biologico, l’ interruzione delle cure qualora ci si trovasse in una situazione di coma irreversibile. Questa opinione risulta più diffusa tra chi si dichiara laico, ma coinvolge anche il 55% – vale a dire la maggioranza assoluta – di chi si professa credente e frequenta regolarmente le funzioni religiose. Anche sull’ aspetto più spinoso del dibattito in corso – la possibilità di interrompere la nutrizione e l’ idratazione nel caso di coma irreversibile – il 68% auspica di poter decidere liberamente in merito nel testamento biologico. Ancora una volta, questo desiderio è espresso anche dalla gran parte dei cattolici praticanti: tra costoro il 47% è favorevole, il 24% contrario e ben il 29% dichiara di non riuscire a formarsi un’ opinione precisa al riguardo. Nell’ insieme, emerge come il 68% degli italiani auspichi una piena libertà di scelta – comprese la nutrizione e l’ idratazione – nel testamento biologico. Non deve sorprendere il fatto che la maggioranza assoluta degli elettori – compresi quelli cattolici – assuma riguardo a questa questione una posizione esattamente opposta a quella sostenuta dal governo, malgrado quest’ ultimo continui a raccogliere il consenso di gran parte della stessa popolazione. Si verifica infatti spesso che su tematiche attinenti alla vita dei singoli, i cittadini assumano l’ orientamento che sembra loro più corretto, anche indipendentemente dal proprio orientamento politico. E’ sovente accaduto così anche in passato, ad esempio in occasione del dibattito sul divorzio o sull’ aborto. E’ un segno della deideologizazzione progressivamente in atto tra gli italiani. Che ha portato, in certe occasioni, anche a fenomeni di intensa mobilità elettorale.

(2 aprile 2009)



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