Bruno Gabrielli: “Non sono l’urbanista di fiducia di Totò Cuffaro”. La risposta di Pellizzetti
Il dott. Pelizzetti predilige lo scandalismo ad ogni costo, quando mi accredita come l’urbanista di fiducia di Totò Cuffaro, ma forse dovrebbe fare attenzione a distinguere meglio il rapporto fra istituzione e rappresentante pro-tempore del governo della stessa. A proposito quindi della mia attività per la Regione suddetta mi è d’obbligo precisare che l’incarico per redigere una bozza di nuova legge urbanistica siciliana fu data su proposta di un alto dirigente della regione (il dott. Nino Scimeni) ed attraverso l’Assessorato regionale a tre dipartimenti universitari: uno facente capo alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, uno alla Facoltà di Ingegneria della stessa Università, ed il terzo al Dipartimento Polis della Facoltà di Architettura dell’Università di Genova, cui appartenevo. Nel corso della mia attività ho avuto modo di incontrare più volte i funzionari regionali, una volta l’Assessore, e mai il Presidente che credo non avesse alcuna idea della mia personale esistenza. In coscienza so di non aver contribuito alla costruzione di una proposta adatta al signor Cuffaro, ma di aver svolto una consulenza per un testo i cui contenuti sono disponibili per chiunque voglia valutarli, e che sono stati in genere valutati positivamente: forse per questo la proposta di legge non ebbe la luce.
Bruno Gabrielli
Suvvia architetto, non ci prenda per bambini… L’importantissimo incarico da parte della Regione Sicilia presieduta da Totò Cuffaro è conferma lampante della fiducia dello stesso Totò Cuffaro nei confronti dell’incaricato. Quanto ho detto domenica scorsa conversando con la sindaco Vincenzi in questo sito.
Inoltre registro che le altre “chicche” non poco inquietanti emerse nel suddetto dialogo – dall’eredità di “contratti capestro” lasciata da parte sua alla nuova amministrazione fino al controllo tuttora esercitato sulla politica urbanistica del Comune di Genova (in senso “ipercementificatore”) attraverso tecnici da lei “allevati” – non ricevendo da lei smentita alcuna risultano così accreditate e validate proprio dal diretto interessato.
Pierfranco Pellizzetti
(17 giugno 2008)
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