Caro Alemanno, neanche le bestie sono trattate così

don Franco De Donno

*, da Repubblica

Caro Sindaco,
martedì mattina sono rimasto sgomento di fronte alla sgombero del piccolo campo rom di via delle Acque Rosse, a Ostia Ponente. Le ruspe sono arrivate all’ improvviso e hanno buttato giù tutto. Ai rom non è stato dato neanche il tempo di raccogliere le loro povere cose. Perché, sindaco, per legge è reato distruggere le tane e i rifugi di un animale e non lo è invece distruggere un umile riparo di chi si difende dalla miserae dal freddo?

A queste persone non è stata offerta nessuna alternativa. Ora sono disperse sul territorio. Il mio sgomento è ancora più profondo quando penso che da tempo con questa comunità avevamo iniziato un percorso di integrazione e inclusione, d’ accordo con l’ assessore Lodovico Pace e con i vigili urbani. Quelle ruspe non hanno sgomberato solo le masserizie, ma soprattutto le speranze di un progetto alternativo.

Alla vigila della Pentecoste, papa Benedetto XVI ha accolto in udienza migliaia di zingari lanciando un messaggio chiaro di accoglienza. Questa politica di sgomberi contraddice il gesto di portata storica del pontefice. Tra qualche giorno, sindaco, lei è atteso qui a Ostia per l’ inaugurazione del parco intitolato a monsignor Clemente Riva, a pochi passi dal piccolo campo rom smantellato. Con quale coerenza svolgerà l’ inaugurazione?

* responsabile della Caritas Ostia

(27 giugno 2011)

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