Caso Boffo, cosa c’è dietro?

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di don Franco Barbero

Se Dino Boffo, il direttore di Avvenire, quotidiano dei vescovi cattolici, sia o no omosessuale, è una questione che non mi interessa affatto. Semmai, se fosse omosessuale, mi sarebbe più simpatico! Dietro la squallida operazione con cui Feltri ha pubblicato su Il Giornale, il quotidiano fascista della famiglia Berlusconi, la "informativa" di cui tanto si discute, sembra esserci dell’altro. I conoscitori delle lotte interne agli apparati ecclesiastici vedono a chiare lettere un conflitto aperto tra Bertone e Bagnasco, il sostenitore di Boffo.
La "informativa", sgrammaticata e scritta nel linguaggio tipico dei minutanti della segreteria di stato vaticana, non lascerebbe dubbi. Bertone, uomo detestato dai vescovi non solo italiani, potrebbe aver progettato la sostituzione di Boffo, ritenuto un po’ troppo "loquace" rispetto alla corruzione di Berlusconi. Bertone, che orienta la linea di neutralità dell’Osservatore Romano, desidera un direttore che non entri nel merito delle "vicende personali" del presidente del consiglio. La solidarietà del papa al direttore di Avvenire è un formale atto dovuto, ma Ratzinger sta decisamente con il suo segretario di stato cardinale Bertone e vuole mantenere una buona amicizia con Berlusconi. In vaticano si è accesa una lotta aspra che durerà fino alla successione di Ratzinger.

(3 settembre 2009)



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