Creazionisti al CNR, il prof. Boero: “Un duro colpo alla reputazione dell’Istituto”

MicroMega

"Anche il prof. Maiani confonde la correttezza scientifica con la libertà di espressione". Ferdinando Boero, professore di Zoologia e Biologia marina all’Università del Salento, replica alla del presidente del CNR Luciano Maiani a proposito del organizzato dal vicepresidente del CNR Roberto De Mattei.

di Ferdinando Boero

Caro Presidente,
, riguardante un congresso tenutosi presso la struttura che presiede e di un volume finanziato, anche se modestamente, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Qui la libertà di espressione non c’entra. Se Lei manda a una rivista scientifica un articolo dove dice che la terra è piatta ed è al centro dell’Universo, il suo articolo viene bocciato. Il convegno organizzato dal Suo Vice presso la Sua struttura esprime posizioni analoghe a queste. E ha l’etichetta del CNR. Libertà di espressione non significa dire tutto quello che passa per la mente, in veste ufficiale, da un pulpito come quello del CNR.

Gli Istituti CNR sono sottoposti a serissima verifica scientifica. Forse, visto questo precedente, varrebbe la pena di far vedere a un gruppo di revisori esperti sull’argomento i libri che il CNR finanzia (anche modestamente). E’ normale prassi scientifica. Ed è normale che se un libro è pieno di castronerie (come quello in oggetto) non venga pubblicato. Non si tratta di censura, si tratta di peer review. Non si tratta di libertà di espressione, si tratta di correttezza scientifica.

Comprendo la difficoltà a tenere la Sua carica con questo clima politico, e comprendo il Suo imbarazzo ad avere tale vicepresidente. Ho visto che ha già avuto i Suoi guai per la posizione tenuta per l’annunciata visita di Benedetto XVI alla Sapienza, però questa risposta non è corretta, mi perdoni. E cancella ogni possibilità di valutazione della ricerca scientifica ai fini della pubblicazione dei risultati, in nome della libertà di espressione. Credo che non sia questa la pratica corrente nella sua disciplina. Qui non si chiede che si brucino i libri eretici.

Ognuno, ha perfettamente ragione, ha il diritto di dire quel che vuole. Ma Lei, come Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha il dovere di vigilare a che tutto quel che viene pubblicato con il contributo finanziario (ancorché modesto) e l’etichetta dell’Ente da Lei presieduto rispetti il rigore scientifico. Nel campo della biologia questi argomenti non sono dibattuti, è un dato di fatto che ci sia l’evoluzione. Chi ha curato e redatto questo libro non pratica la ricerca scientifica in campo biologico ed esprime pareri da un pulpito autorevole in un campo in cui non ha alcuna autorevolezza.

La Sua risposta non chiarisce questi aspetti e pone una seria ipoteca sulla possibilità di valutare alcunché, in nome della libertà di espressione. La rilegga bene: "non ha gravato finanziariamente", a parte che non è vero, concedere un’aula comporta una spesa. Ma qui non si tratta di soldi, si tratta di concedere un nome prestigioso per una manifestazione priva di correttezza scientifica; "…modesto contributo finanziario…", sembra che si tratti solo di soldi.

E’ il nome, è la reputazione dell’Ente, che sono stati concessi per la realizzazione di questa impresa. Lei ne fa una questione di vile denaro. E giustifica la cosa dicendo che è costata poco e niente. Nell’anno del bicentenario di Darwin e del centocinquantenario della pubblicazione del libro che ha cambiato la nostra visione del mondo!

Ma è proprio sicuro che è questo che voleva dire? La nostra reputazione è quello che gli altri dicono di noi, e la reputazione del Suo Ente ha subito un duro colpo. Prima da parte del Vicepresidente, con questa pseudoscienza e pseudofilosofia, e poi da parte del Presidente, che confonde la correttezza scientifica con la libertà di espressione.

Vada nel Web of Science e cerchi il mio nome e quello del suo vicepresidente e confronti le produzioni scientifiche, le citazioni, l’indice h. In questo campo la mia parola non vale quanto la sua. Convochi una commissione di esperti di biologia, la chieda alla National Science Foundation. In modo da valutare se ci sono le basi per una rettifica e un chiarimento delle posizioni del CNR riguardo ad un’opera che ha contribuito a pubblicare, concedendole il proprio nome.

Cordialmente suo,
Ferdinando Boero

(2 dicembre 2009)

Bookmark and Share



MicroMega rimane a disposizione dei titolari di copyright che non fosse riuscita a raggiungere.