Cuius regio, eius religio

I sudditi di un Regno adotteranno la religione del loro Sovrano. Ma qual è la Religione di Stato vigente nel Regno del Bunga-Bunga?
Il Sire morente La scrive a chiare lettere nella Sua finanziaria di fine anno.

Infatti, con la recente correzione della manovra finanziaria, Egli reintegra 245milioni di euro nel fondo destinato alle scuole paritarie, quasi tutte di rigorosa osservanza Cattolica, riportandolo, come conferma il viceministro dell’Economia Giuseppe Vegas, “più o meno in pari con il livello di finanziamenti del 2009” (circa 520milioni). Quindi alle scuole private – quasi tutte cattoliche – non viene tolto “più o meno” alcunchè.

Tralasciando quanto sta accadendo alla scuola pubblica e ai suoi docenti, concentriamo la ns attenzione su cosa succede nella stessa manovra finanziaria al mondo del volontariato, che comprende prestigiose associazioni di multiforme ispirazione religiosa e non (Emergency, Medici senza Frontiere, Libera sono solo alcune fra le più note). La situazione è semplice: i fondi destinati al 5×1000 sono decurtati del 75% e passano da 400milioni a 100milioni. Quindi alle associazioni – che comprendono anche quelle che fanno concretamente vivere i valori della cristiana solidarietà – viene tolta “più o meno” la possibilità stessa di sopravvivere.

Quale sarà dunque la Religione del Sovrano e conseguentemente dei sudditi del Regno? La Religione ufficiale del Regno è senza ombra di dubbio quella gelosamente custodita dalla Gerarchia Ecclesiale Cattolica che ricambia i molti favori regi in vario modo: “contestualizzando” le bestemmie del Sire, assolvendoLo dalle Sue molte marachelle, e – magari – dando ai sudditi fedeli indicazione esplicita o implicita di voto per Lui.

E’ giunto il tempo per i sudditi credenti e non del Regno di prendere atto dei dati di fatto scritti nelle aride cifre della finanziaria e iniziare a agire per diventare finalmente cittadini di uno Stato laico che decidono senza farsi condizionare dagli interessi di una Gerarchia Ecclesiale organicamente alleata al Sire. Analoga presa di coscienza è urgentemente richiesta ai politici che dicono di voler difendere la Costituzione della Repubblica.

(15 novembre 2010)

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