Da oggi in edicola e libreria il nuovo numero di MicroMega
Giorgio Fazio
In apertura il segretario generale della Fiom Maurizio Landini e il sociologo Luciano Gallino discutono sulle prospettive del movimento che si è riconosciuto nella grande manifestazione del 16 ottobre scorso, e infine propongono, a un ipotetico governo che voglia definirsi di sinistra, tre cose da fare subito.
Un secondo dialogo vede fronteggiarsi, sul caso Marchionne e sul capitalismo italiano in generale, Michele Boldrin ed Emiliano Brancaccio, due economisti che in comune hanno soltanto l’aperta avversione per le politiche sostenute da Giulio Tremonti.
Il numero contiene un carteggio, inedito in Italia, tra due filosofi fuggiti dalla furia nazista, Karl Löwith ed Eric Voegelin, con una presentazione , che ne ha curato anche la traduzione. I due partendo da un’ipotesi di libro a quattro mani su Nietzsche, si ritrovano ad affrontare il tema della fine della storia.
Nella sezione esteri Marco d’Eramo analizza le cause della sconfitta per i democratici Usa alle recenti elezioni di medio termine. Segue un’intervista a Noam Chomsky, che con la consueta chiarezza parla non soltanto degli errori commessi da Barack Obama, ma anche degli intellettuali che non hanno il coraggio sufficiente per denunciare quello che non va nel proprio paese. Dalla Cina un reportage e Simone Pieranni racconta la nuova generazione di lavoratori cinesi; dal Brasile Gloria Origgi ritrae un paese che, eleggendo Dilma Rousseff alla presidenza, conferma la sua vocazione alla crescita economica e democratica, ma dà anche forti segnali di cambiamento. Infine dalla Francia la testimonianza , una visione in presa diretta del recente autunno caldo, tutt’altro che esaurito dopo l’approvazione della riforma pensionistica voluta da Sarkozy.
Comportamenti e scelte delle gerarchie ecclesiastiche cattoliche vengono analizzati sotto tre diversi punti di vista: da Valerio Gigante per quanto riguarda i rapporti con l’attuale governo Berlusconi; dal professor Marco Marzano in relazione ai movimenti cattolici che, seppur esterni al potere vaticano, ne riconoscono di fatto l’egemonia culturale e politica; da Fabrizio Tassi con lo sguardo critico e pungente su tutti quegli aspetti che nella Chiesa hanno trasformato, nel tempo, un messaggio libero e libertario in dogma.
Costituisce una sezione a sé l’ampia biografia, in forma quasi di racconto, che di Giuseppe Mazzini definendolo l‘Antitaliano, fa Giancarlo De Cataldo.
Franco Cordero ci conduce poi in un percorso filosofico-letterario verso il disinganno.
Da Massimo Roccella l’ultima sua analisi del movimento sindacale italiano, del suo declino progressivo dai tempi della scala mobile agli accordi separati di Pomigliano.
Da Mila Spicola una lettera aperta al presidente Napolitano, la richiesta di una biblioteca per insegnanti, ovvero una richiesta di attenzione verso questi operatori culturali tanto importanti quanto bistrattati.
Da Silvano Agosti una utopia, forse. Una provocazione forte, sicuramente. L’ipotesi di una scuola che non imponga lo studio, ma stimoli ad imparare, per riappropriarci del senso autentico dell’essere uomo.
Infine l’appuntamento con la satira , che questa volta, partendo dal caso Mussolini-Bompiani, se la prende con i diari patacca, promettente futuro di un’editoria vera o presunta.
(7 dicembre 2010)
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