Da oggi in edicola il nuovo numero di MicroMega: “Il programma dell’AltraItalia”
Salvatore Cannavò
MicroMega torna in edicola oggi con un numero dedicato al programma dell’AltraItalia, dimostrando come i movimenti della società civile siano capaci di elaborare concrete proposte di governo.
Barbara Spinelli apre la discussione programmatica guardando all’orizzonte europeo, troppo spesso trascurato dalla politica nostrana. Marco Travaglio scrive un dettagliato programma per la giustizia penale, per il quale il primo passaggio obbligatorio è l’abrogazione delle leggi vergogna del Cavaliere. In tempo di crisi economica Mario Pianta presenta un programma economico alternativo alle misure di austerity proponendo una grande politica di redistribuzione, mentre Luciano Gallino descrive le politiche industriali necessarie a rilanciare la crescita e creare nuovi posti di lavoro. Non poteva mancare un contributo – firmato da Bruno Tinti – sui metodi per eliminare il problema dell’evasione fiscale. Il giuslavorista Piergiovanni Alleva spiega punto per punto come sradicare il dramma precarietà e il leader della Fiom Maurizio Landini auspica l’introduzione di una legge sulla democrazia sindacale che permetta ai lavoratori di decidere sui contratti.
In un paese in cui la criminalità organizzata inquina la vita democratica è necessario un grande piano per restituire la democrazia ai cittadini e il mercato alla libera concorrenza, analiticamente descritto da Roberto Scarpinato. Stefano Rodotà si occupa dei diritti fondamentali della persona, dal nascita fino alla morte, Patrizio Gonnella elenca le misure da adottare per mettere fine all’illegalità delle nostre carceri e Filippo Miraglia quelle per affrontare – con un approccio pragmatico e non ideologico – la questione degli immigrati. A Guido Viale il compito di tracciare il programma per l’ambiente: dall’energia ai rifiuti, dieci proposte per migliorare concretamente la nostra vita. E Carlo Petrini prova a spiegare come l’agricoltura possa (e debba) tornare ad essere il settore primario dell’economia.
Marina Boscaino e Angelo d’Orsi propongono per la scuola e l’università una vera e propria “rivoluzione della serietà”, affinché l’istruzione torni ad essere il cuore della costruzione del futuro. Pier Giovanni Guzzo indossa invece le vesti di ministro dei Beni culturali e dà le linee guida per raddrizzare le sorti del nostro patrimonio artistico, ormai in condizioni di abbandono e degrado. Il saggio sulle politiche da adottare per tagliare gli sprechi pubblici e ridurre i privilegi della Casta chiude la prima, ampia sezione del numero di MicroMega.
La seconda propone due esempi – già realizzati – di riforme efficaci e funzionanti. Gian Carlo Caselli descrive tutti gli interventi realizzati dalla procura di Torino per rendere la giustizia più celere e giusta. E Pierfranco Pellizzetti racconta la splendida esperienza del Cep di Genova: un quartiere riqualificato dal punto di vista urbano e sociale grazie all’opera di un farmacista brianzolo, ‘missionario’ laico. C’è infine lo spazio per lo “scherzo” : una volta che la sinistra avrà conquistato il potere, che fine faranno tutti i berluscones o i lacchè del regime del Caimano?
(25 ottobre 2011)
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