“Ddl Alfano: se lo conosci lo eviti”. Il Quaderno dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani
In questa pagina è possibile scaricare il Quaderno dell’Unci dedicato al Ddl Alfano sulle intercettazioni che è stato presentato il 3 marzo 2009 alla Fnsi. Intitolato "Ddl Alfano: se lo conosci lo eviti", il volume raccoglie, in 224 pagine, le opinioni di trenta tra giuristi, magistrati, avvocati, investigatori, giornalisti e una ampia documentazione, tra cui il "Parere pro veritate" dei professori Enzo Cheli e Carlo Federico Grosso che la Fieg ha trasmesso alla Commissione Giustizia della Camera nell’ottobre del 2008.
Non è un pamphlet polemico o un trattato scientifico, ma uno strumento di conoscenza, analisi e intervento messo a disposizione del Parlamento. Un contributo molto qualificato affinché su temi di importanza determinante come l’efficacia della giustizia, la libertà di stampa, la tutela della riservatezza, i legislatori possano disporre di opinioni e osservazioni che consentano loro di approvare una buona legge. Cosa che, ovviamente, comporta la modifica radicale dell’impostazione del dannoso e inutile ddl Alfano. L’Unci ha inviato il Quaderno a ciascun deputato e senatore, oltre che ai rappresentanti delle istituzioni nazionali per sostenere la battaglia contro il ddl.
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Sommario:
Guido Columba – Dannoso e inutile
Giovanni Maria Flick – Serve un equilibrio della norma. Costituzione vieta censura stampa
Alessandro Galimberti – Tanti progetti, un solo disegno: il silenziatore al giornalismo
Lirio Abbate – L’anomalia italiana della mafia consente di ribaltare la verità
Giorgio Altieri – Non si potrebbe scrivere nulla anche in presenza di un arresto
Ettore Barcellona – Si punta a imbavagliare la stampa e demolire strumenti investigativi
Carlo Bonini – Si cerca di chiudere i conti con i poteri di controllo
Rosi Brandi – Per giustificare le bugie si mette paura ai cittadini
Alessandro Brignone – Apprezzabile tutela della privacy, ingiustificata restrizione cronaca
Giuseppe Cascini – Così quelle norme permetteranno ai pedofili di beffare la polizia
Gian Carlo Caselli – Il Governo deve governare, poteri di controllo effettivi
Maria Francesca Chiappe – L’obiettivo è di non fare pubblicare nulla di nulla
Lorenzo Del Boca – L’informazione è essenziale alla difesa delle Istituzioni
Bruno Del Vecchio – La privacy: tra diritto e mito restringe libertà d’informazione
Santo Della Volpe – Tv: intercettazioni e libertà, serve l’autoregolamentazione
Luigi Ferrarella – Leggende spacciate per verità
Luigi Ferrarella – Tra timori veri e inventati
Leonardo Filippi – È una "proposta indecente" quella avanzata dal ddl Alfano
Ennio Fortuna – Giusto limitare le intercettazioni, ma non imbavagliare la stampa
Glauco Giostra – I mali della libertà di stampa si curano solo con più libertà
Arne König – Ddl viola principi libertà di stampa, Italia fuori da democrazia europea
Caterina Malavenda – No al silenzio sui processi, ma rispetto per le parti
Carlo Malinconico – A rischio il diritto di cronaca se passassero le nuove norme
Domenico Manzione – Discorso intorno al dito e la Luna, ovvero della privacy da delitto
Roberto Natale – Senza cronaca giudiziaria più oscura la storia d’Italia
Luca Palamara – Intercettazioni: il ddl vanifica fondamentale strumento d’indagine
Stefano Rebechesu – Intercettazioni indispensabili, seguire l’evoluzione tecnologica
Franco Roberti – Rafforzare il segreto d’indagine, atti riservati comprimono cronaca
Vittorio Roidi – No al bavaglio illiberale per legge, il cronista deve essere responsabile
Giovanni Salvi – Processo pubblico per sua natura, democrazia aperta per definizione
Armando Spataro – Sistema Giustizia: stagione devastante. Blocco stampa non tutela privacy
Elsa Vidal – Legge dei dirigenti per se stessi. Non progresso, ma passo indietro
Autori vari – Raccolta di documenti
Enzo Cheli – Carlo Federico Grosso – Parere pro veritate sul Ddl n.1415
(3 marzo 2009)
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