Don Scaccaglia: Simboli religiosi, non togliere ma aggiungere

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di don Luciano Scaccaglia

Dopo la decisione di Strasburgo di togliere il crocifisso nelle scuole pubbliche, sono aumentate le tensioni. Su questo problema ho già espresso il mio parere sulla “Voce di Parma” del 4/11/03 dopo la sentenza dell’Aquila, parere che ora sintetizzo.

Il principio della laicità dello Stato può accettare la presenza di un simbolo se esprime un sentimento condiviso o quanto meno rispettato anche dal non credente o dal credente di una altra fede religiosa. Penso che il crocifisso, non tanto come espressione di una realtà confessionale, ma come segno di amore universale esteso a tutti, soprattutto agli schiacciati della società, non contraddica l’autentica laicità.

Il crocifisso però più che di un luogo di “ostensione”, ha soprattutto bisogno di persone che ne imitino la testimonianza nella sua lotta al potere a favore degli ultimi.

Ritengo anche che nel mondo della scuola, oggi multiculturale e multireligiosa, non si ponga tanto il problema di togliere i crocifissi quanto di fare posto anche ai simboli di altre appartenenze religiose. Come disse un fratello musulmano: “Per noi la scuola deve includere tutte le religioni e non deve essere un luogo neutrale che vieta i simboli della fede”.
Non si tratta quindi di togliere, ma di aggiungere.

(5 settembre 2009)

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