Englaro, portiamo in tribunale gli sciacalli

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Gentili Signori, premesso che sono un comune cittadino, in pensione dopo 30 anni di dirigenza di aziende industriali private, sane e non sovvenzionate, che non ho mai avuto alcuna tessera di partito nè ricoperto mai alcuna carica pubblica,
Vi chiedo di renderVi promotori di una iniziativa di raccolta fondi per una Associazione da creare libera, pulita, apolitica, che difenda il presente imputato e coimputati e tutti i futuri Papà Englaro e medici onesti che questi sciacalli senza cuore intenderanno perseguitare.
Io sono del parere che sia troppo facile, oggi, dare dell’assassino a un uomo, specie se coperti da una associazione cattolica o addirittura vestiti dei ricchi damaschi vaticani, senza mai pagare alcuna conseguenza, per lo meno materiale, visto che di morale con questa gente proprio non si può parlare! L’azione penale è obbligatoria, verrà fatta, costerà un bel pò di soldi dei contribuenti, occuperà magistrati che dovrebbero dare tempo a ben più importanti vicende, ed alla fine si risolverà con una logica archiviazione. Io non sono d’accordo. Chi sbaglia deve pagare. Raccogliamo dunque denaro per portare in tribunale, sia in sede civile che penale, questi personaggi. Che siano loro a sedere sul banco degli imputati per le ragioni che gli avvocati decideranno, quali ad esempio calunnia, danni morali, materiali e biologico, e così via. Che paghino o che tacciano per sempre. Raccogliamo fondi, per difendere le vittime di questo insensato integralismo e per coprirlo sotto una montagna di denuncie. Mai come oggi avremmo bisogno di pace sociale, e non di iene ingiuste e rancorose.
Giorno dopo giorno ci stanno togliendo l’acqua, come a pesciolini rossi. Le libertà individuali vengono meno, in virtù di decisioni di chi ci comanda. Male, molto male! Ma per lo meno chi ci comanda è stato eletto e votato a maggioranza dagli italiani.
Non mi risulta sia lo stesso per Ratzinger, Barragan, Williamson, Bagnasco e tutta la grande armada integralista che non ha il benchè minimo pudore o vergogna. Gli stessi che fanno sciacallaggio sul caso Englaro mai hanno rimproverato a Berlusconi di aver voluto far abortire un feto di sette mesi. Si badi bene, io non critico in questo caso la decisione di Berlusconi e Signora, decisione certo privata, personale e sofferta, almeno da parte della Signora, e che quindi va rispettata. Dico solo che questo viscido distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male, secondo convenienza, nulla ha di Cristiano nè di decente.
Vi sarei veramente molto grato se vorreste prendere in considerazione la mia proposta. Grazie per l’attenzione.

Alberto Olivari

(27 febbraio 2009)



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