Errore di stompa
In Italia, santi numi!,
son a troie ormai i costumi.
La tivù domenicale
era quasi celestiale,
le famiglie ben protette,
castigate le vallette,
no a argomenti birichini.
La domenica i bambini
guardan la televisione,
perciò solo cose buone,
storie molto commoventi,
esemplar comportamenti,
sacerdoti, religiose,
niente amanti, solo spose.
Ma, ahimé, i tempi son cambiati
e in tivù sono arrivati
nella fascia un dì protetta
le Gelmini ed i Brunetta.
Ma non c’è mai fine al peggio
se nell’infernale aggeggio
è comparso a bimbi e anziani,
di domenica, Schifani,
presidente del Senato.
L’ineffabile Renato
con la lingua a penzoloni
ha leccato Berlusconi
dietro, avanti, sopra e sotto,
con grugnito ininterrotto.
Alla fine dei grugniti,
con gli astanti inorriditi,
l’entusiasta formichiere,
con suo sommo dispiacere
smise a un tratto di leccare
ed incominciò a parlare,
col suo risolin da jena:
“E’ Veltroni che avvelena
la politica italiana.
Walter troppo si scalmana
con il suo linguaggio estremo,
ma noi lo controlleremo!
Quanto a Silvio molto amato
mi risulta che ha chiamato
del suo parco una porzione,
non vi dico l’emozione…,
con il nom Parco Schifani!”
Al ghignar degli italiani,
dice: “Ho buoni informatori
che mi dicon piante e fiori
che in giardino non ci sono.
Ed io, furbo, glieli dono,
perché voglio sia felice!”
Per pietà nessun gli dice
perché ridon gli italiani
nel sentir parco Schifani:
pensan che Silvio sbagliò,
con l’a al posto della o!
(12 ottobre 2008)
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