Exit e l’imparzialità dei conduttori
Abbiamo ricevuto moltissime lettere di solidarietà con il direttore dopo la sua partecipazione alla di Exit di mercoledì 7 marzo, ma non le abbiamo pubblicate. Facciamo un’eccezione per questa, in quanto tocca un punto cruciale: l’imparzialità dei conduttori.
Caro Paolo Flores d’Arcais, prima di tutto voglio esprimerti tutta la mia solidarietà e la mia partecipazione per la violenza e la mancanza di rispetto che hai dovuto subire mercoledì sera, a Exit, su La7. Passo poi a raccontare cosa è stata per me, in qualità di telespettatrice, quella serata; credo che non la dimenticherò mai. E’ proprio vero che al peggio non c’è fine: la televisione ci presenta soprusi e prepotenze di ogni genere, ma così non avevo mai visto!
Exit è una trasmissione che non guardo più da tanto tempo, perchè mi sono resa conto che la conduttrice si circonda per lo più di personaggi di scarso valore etico e culturale; e poi ci sono sempre troppi leghisti, togliendo così al dibattito un giusto equilibrio. Mercoledì avrei cambiato canale, come sempre, ma ho notato la tua presenza e mi sono detta: “Questa è una persona che stimo molto, desidero ascoltarla; la conduttrice la farà parlare 5 minuti, ma io aspetterò pazientemente fin quando verrà il suo turno”.
Quel poco di buono che la televisione ci offre non voglio perderlo. E ho cominciato la mia paziente attesa. Ma ero stata ottimista! Dopo un’ora che Reguzzoni sproloquiava (qualche minuto era stato concesso anche agli altri, ma pochi) la conduttrice si degna di darti la parola. Ma lei, non contenta dell’enorme spazio che aveva già occupato Reguzzoni, ti blocca. Dunque, quando finalmente credevo che fosse arrivato il mio momento e, felice, ero protesa ad ascoltarti, sei stato interrotto.
L’andazzo è stato così tutta la sera: sopraffazione continua di Reguzzoni e interruzioni della conduttrice. Il tuo discorso in embrione mi era sembrato interessantissimo, ancora adesso mi piacerebbe tanto sapere cosa aveva scritto Toqueville, ma non è stato possibile! Ora io dico: non è compito e dovere del conduttore gestire questo genere di trasmissioni in modo che i diritti di tutti vengano rispettati in egual maniera?
Vorrei chiedere a Ilaria d’Amico: “Non l’hai l’orologio? La matematica non è un’opinione! I filmati presentati erano ottimi,ma: perchè hai invitato Flores d’Arcais, se il suo pensiero non ti interessava? Perchè hai osato dare del maleducato e, addirittura, togliere l’audio a una persona civile ed educata costretta a difendersi e non a Reguzzoni? Come mai queste gravi misure non le hai mai adottate per nessuno, neanche per il prevaricatore, prepotente, isterico, che grida come un pazzo la stessa parola per 20 volte, di nome Sgarbi?”.
Mercoledì mi sono imposta di resistere fino alla fine e sono rimastra allibita. Mi sembra giusto che questa lettera venga pubblicata, perchè i conduttori televisivi devono sapere che un simile comportamento è un’offesa anche per i telespettatori. Cordialmente e con molta stima.
Silvana F.
(18 marzo 2011)
Condividi | |
MicroMega rimane a disposizione dei titolari di copyright che non fosse riuscita a raggiungere.