Facoltà di costruire. Così la riforma Gelmini regala i beni demaniali dello Stato
Gentilissimi, in merito al Vostro articolo di oggi sugli Atenei, posso confermarvi che secondo il mio modesto parere di venticinque anni di lavoro all’Università è molto probabile che dietro la questione del ddl Gelmini ci sia molto più semplicisticamente un problema di rapporti all’interno delle forze della maggioranza. In particolare, del ddl Gelmini interesserebbero al Governo alcuni aspetti peculiari e su cui nessuno o pochi mettono l’accento:
1) Emendamento della Camera sul passaggio dei beni demaniali dallo Stato agli Atenei: rappresenta una pesante iniezione di liquidità “grigia” nel sistema, probabilmente a vantaggio dei soliti noti
2) Dismissione in massa di una intera fetta di docenti e ricercatori universitari “non allineati”
Probabilmente, hanno ottenuto l’appoggio di Rettori influenti e classicamente del sistema confindustriale a cui credetemi la cultura ed il know-how universitario vecchio di centinaia di anni interessano ben poco!
Vi faccio solo un piccolo esempio perchè voi capiate, senza mettere nomi e cognomi che sono noti a tutti pubblicamente: l’Ateneo di Tor Vergata ha circa 600 ettari di terreno facente parte del Campus di cui ha il “possesso” ma non la proprietà (è del Demanio, cioè di Tremonti) perché esso fu letteralmente espropriato ai legittimi proprietari negli anni ’70 con Leggi Ordinarie dello Stato per farci per l’appunto il Campus. Su questo terreno, sito ai bordi del Raccordo Anulare di Roma, quindi di grandissimo valore strategico ed economico, sono stati fatti moltissimi investimenti edilizi tra cui varie Facoltà, la costruenda Città dello Sport, le costruende Residenze Universitarie della Fabbrica Immobiliare, il Policlinico per il quale nel 2005 è stata costituita per gestirlo una apposita ad hoc Fondazione di diritto privato con la Regione, ecc. ecc.
Residuano in questo terreno ancora centinaia di ettari di pregio che si possono tranquillamente edificare grazie al cd “piano delle Certezze” di rutelliana memoria, tanto che gli antichi romani ricchi e nobili ci costruivano le loro dimore di campagna: il terreno né è pieno. Cosa fa lo Stato con il ddl Gelmini? Se ne priva e lo dona, senza oneri fiscali all’Ateneo, e soprattutto senza alcun vincolo di destinazione o autorità di sorveglianza e di controllo sul suo destino. Nel totale SILENZIO DELLA STAMPA. Non sarebbe forse il caso di farlo sapere ai Cittadini ed alla pubblica opinione, dato che il terreno oggi è di loro proprietà? Io credo proprio di si.
Invece dal punto di vista dei media si guarda agli studenti ed ai ricercatori che fanno casino davanti al Senato oppure che vanno a svernare sui tetti per giuste e legittime proteste, ma…
INTERESSATEVI ANCHE DI QUESTE PROBLEMATICHE E FATE FARE UN PEZZO SU QUESTO A REPUBBLICA O ALL’ ESPRESSO SE CI RIUSCITE. FARETE UN SERVIZIO PER L’ INFORMAZIONE E PROBABILMENTE PER I CITTADINI !!!
Potrei continuare con la Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata di diritto privato, ma questa è un’altra storia.
Purtroppo, questo è un orientamento tipicamente bipartisan ed è secondo me uno dei motivi per cui l’elettore di sinistra non vota più i partiti tradizionali, perché ha mangiato la foglia che cambia il colore ma gli interessi sono gli stessi! Il cittadino non è fesso e a lui della Carfagna-Mussolini interessa ben poco, piuttosto rode assai che debba pagare salatamente le tasse universitarie per i suoi figli, quelle stesse tasse per cui magari lui trenta anni prima non ha pagato una lira.
Diamoci da fare tutti per cercare di contribuire a ripristinare qualche spicciolo di valore nella nostra società, sennò ci saranno solo a breve macerie fumanti!
Francesco Russo
Ricercatore Dipto. Chirurgia, Università di Roma Tor Vergata
(26 novembre 2010)
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